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Italia Oggi

Caviro gusta il 2008 ... La cooperativa faentina chiude bene l’esercizio. Tira l’export... Ricavi per 283 mln e utili per 1,6 mln... Il primo esercizio fiscale di Caviro che abbraccia l’anno solare 2008 si è chiuso con numeri positivi per la cooperativa faentina leader nel settore vitivinicolo in Italia. Venti giorni fa, infatti, il consiglio d’amministrazione ha approvato un bilancio con 283 milioni di euro di ricavi, utili per 1,6 milioni di euro (contro una perdita di 1,3 milioni nel precedente esercizio) e un margine operativo lordo al 5,3% dei ricavi, contro l’1,9% del periodo contabile 2006-2007. “Risultati”, evidenzia Sergio Dagnino, direttore generale di Caviro, “resi possibili dal ritorno all’utile del nostro ramo distilleria, cui è riconducibile un terzo del nostro fatturato. Dal fatto che siamo riusciti ad assorbire adeguatamente il fortissimo aumento della materia prima dello scorso anno. E soprattutto dall’ottimo andamento delle vendite all’estero, cresciute del 26% rispetto al 2007 fino a 25 milioni di euro e che hanno compensato il pessimo andamento delle vendite horeca, diminuite di un 25%, determinando una calo dei ricavi del canale da 20 a 15 milioni di euro”. In previsione di una situazione di mercato molto difficile, il gruppo ha inoltre messo in atto misure che gli hanno consentito di ridurre ulteriormente un indebitamento che era già di molto inferiore a un terzo del fatturato. Ha ottimizzato una serie di costi e cominciato a raccogliere i frutti degli investimenti all’export, in particolare, in Gran Bretagna, Germania e Russia, dove ha incrementato i volumi di vendita, in primis di Tavernello e di vino in brick, ha ampliato la gamma proposta, che ora spazia dal prodotto daily a quello d’alta gamma a quelli a marchio commerciale (Caviro, per esempio, è diventate copacker di Tesco), ma soprattutto ha raggiunto il pareggio. Nonostante tutto, d’allentare la guardia non se ne parla. “Ancora per tutto quest’anno saremo in trincea”,prosegue Dagnino. “Nel primo quadrimestre 2009 siamo in linea con l’obiettivo messo a budget di conferma del fatturato 2008. Lo scenario economico è peeggiorato. Soprattutto all’estero si sente l’onda lunga della crisi finanziaria. La Russia, per esempio, è in rallentamento perché in crisi di liquidità. La Spagna ha problemi sia di consumi che di liquidità. La Gran Bretagna di consumi sulle fasce più alte di prezzo. In Italia, nel canale horeca, stiamo ripartendo, ma occorre andare con i piedi di piombo perché c’è un forte rischio insolvenza. Non è insomma il momento di spingere sui volumi. Un ritorno alla crescita dei consumi non arriverà prima del secondo quadrimestre 2010”. Il grosso degli investimenti di quest’anno di Caviro si concentrerà dunque sulla nuova centrale termica. Il gruppo non rinuncia comunque a testare alcuni nuovi mercati guardando al domani.

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