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Italia Oggi

Neopatentati, chi beve non guida ... Multe fino a 1200 euro. Anche solo per un goccio d’alcol... Si preannuncia un’estate di passione sulle strade. Ma solo per gli automobilisti abituati ad alzare il gomito prima di guidare. I neopatentati (da meno di tre anni) e gli autisti professionali dovranno essere completamente sobri quando si mettono al volante, pena la multa da 155 a 624 euro che sarà raddoppiata in caso di incidente. Mentre per tutti gli altri verranno inasprite le sanzioni in caso di guida sotto effetto di alcol o droghe. E la patente sarà sempre revocata al guidatore con tasso alcolico superiore a 1,5 grammi per litro o recidivo. La proposta di legge bipartisan (di cui è relatore il deputato Pdl Silvano Moffa ma che prende le mosse dal testo presentato nella scorsa legislatura dal deputato Pd, Michele Meta) farà scattare la tolleranza zero sulle strade. E si avvia verso un’approvazione lampo alla camera per scongiurare il bollettino di guerra
di incidenti che ogni anno flagella la stagione estiva. Ieri l’aula di Montecitorio ha deliberato l’assegnazione della proposta di legge alla commissione trasporti in sede legislativa. Il che significa che il testo sarà approvato così come uscirà dalla commissione presieduta da Mario Valducci, senza passare dall’aula. “È la dimostrazione che quando si abbandonano le battaglie ideologiche il parlamento lavora in modo efficace e in tempi rapidi”, ha dichiarato a ItaliaOggi Valducci. “La possibilità di licenziare il testo direttamente in commissione trasporti è un risultato politico eccezionale per un provvedimento così lungo (40 articoli) e complesso”. La proposta di legge Moffa rischia infatti di battere parecchi record parlamentari. L’approvazione direttamente in commissione è uno strumento da sempre centellinato dalle camere che lo accordano per lo più per provvedimenti di carattere eccezionale e raramente di così ampia portata. Basti pensare che nell’ultima legislatura è stato concesso solo due volte (per l’inserimento di due comuni nella nuova provincia di Monza-Brianza e per l’organizzazione dei Mondiali di rugby ndr). E per la commissione trasporti rappresenta un evento più unico che raro (nelle ultime tre legislature la legislativa è stata decisa solo nel 2001 per il risarcimento delle vittime del disastro aereo di
Linate). Di qui la comprensibile soddisfazione di Valducci e Moffa che puntano a un’approvazione rapida del testo anche a palazzo Madama, grazie a un accordo preventivo con i senatori. In pratica si punta a recepire già in commissione a Montecitorio i rilievi del senato, così da scongiurare possibili navette parlamentari.

La proposta di legge non si limita al giro di vite contro l’uso di alcol e droghe alla guida. Ma dedica una parte corposa di norme alla destinazione dei proventi delle multe, imponendo agli enti locali di destinare il 50% degli introiti ad interventi a favore della sicurezza. A cominciare dalla manutenzione delle strade. I comuni e le province inadempienti, che utilizzeranno i fondi per altri scopi o semplicemente non invieranno entro il 31 marzo di ogni anno la prescritta relazione al Viminale e al ministero dei trasporti sull’utilizzo dei proventi delle multe, subiranno la decurtazione del 3% del finanziamento destinato all’ente a valere sul Fondo ordinario per l’anno successivo. “Vogliamo essere severi e incisivi contro chi, guidando in stato di alterazione psicofisica mette a repentaglio la propria vita e quella degli altri”, osserva Valducci, “ma al tempo stesso vogliamo che chi rispetta il codice della strada non venga tartassato da multe spesso fatte solo per gonfiare le casse dei comuni, senza alcuna finalità dissuasiva e a volte anche in modo illegittimo, basti pensare allo scandalo dei Tred truccati. Per questo abbiamo inserito l’obbligo per gli enti di destinare i proventi al miglioramento della circolazione e della sicurezza stradale”.

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