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Italia Oggi

Il G8? Una fiera del made in Italy ... Nonostante lo sciame sismico continui, nonostante le foto a orologeria di Villa Certosa con cui la stampa estera minaccia la credibilità del premier Berlusconi, i primi della classe del made in Italy sono schierati da questa mattina all’Aquila, pronti ad accogliere i capi di stato che partecipano al G8 con i migliori prodotti tricolore. Anzi, è proprio la fanfara mediatica che precede questo G8, spostato da La Maddalena a L’Aquila dopo il terremoto che ha devastato il capoluogo abruzzese, a trasformare per la prima volta un evento politico internazionale in un’occasione di puro marketing per molte aziende italiane. Anche se ufficialmente l’elenco è top secret fino all’ultimo, per “motivi di sicurezza” (ogni singolo comunicato dei marchi coinvolti doveva infatti essere vagliato da un’apposita agenzia presso il ministero dell’interno) alcuni nomi, per vie più o meno ufficiali, sono trapelati, disegnando una routine quotidiana dei grandi ospiti degna di una permanenza al Four Seasons più che presso la sobria Scuola sottufficiali della Guardia di finanza aquilana nel quartiere di Coppito.

Mentre il Media center che ospita i 1.500 giornalisti accreditati da tutto il mondo cercherà
di sollevare l’umore degli ospiti (affannati dietro a connessioni internet ballerine nonostante il ciclopico impegno di Telecom Italia, 17 mila metri di cavi in fibra ottica posati, 1.090 stanze d’albergo cablate) con i prodotti abruzzesi impiattati da Autogrill, la tavola dei capi di stato sarà ugualmente fedele al territorio grazie ai prodotti De Cecco con pasta e olio dop abruzzese. Da
Vannulo di Paestun (in provincia di Salerno) proverranno le mozzarelle di bufala che tanto piacciono al premier Berlusconi, oltre che a Carlo D’Inghilterra. Concessione al Trentino solo per il brindisi con le bollicine, che saranno quelle Ferrari. La stessa etichetta ha pronte decine di casse del raro Ferrari Perlè nero (annata 2003) da consegnare come omaggio ai capi di stato...Il G8? Una fiera del made in Italy ... Nonostante lo sciame sismico continui, nonostante le foto a orologeria di Villa Certosa con cui la stampa estera minaccia la credibilità del premier Berlusconi, i primi della classe del made in Italy sono schierati da questa mattina all’Aquila, pronti ad accogliere i capi di stato che partecipano al G8 con i migliori prodotti tricolore. Anzi, è proprio la fanfara mediatica che precede questo G8, spostato da La Maddalena a L’Aquila dopo il terremoto che ha devastato il capoluogo abruzzese, a trasformare per la prima volta un evento politico internazionale in un’occasione di puro marketing per molte aziende italiane. Anche se ufficialmente l’elenco è top secret fino all’ultimo, per “motivi di sicurezza” (ogni singolo comunicato dei marchi coinvolti doveva infatti essere vagliato da un’apposita agenzia presso il ministero dell’interno) alcuni nomi, per vie più o meno ufficiali, sono trapelati, disegnando una routine quotidiana dei grandi ospiti degna di una permanenza al Four Seasons più che presso la sobria Scuola sottufficiali della Guardia di finanza aquilana nel quartiere di Coppito.

Mentre il Media center che ospita i 1.500 giornalisti accreditati da tutto il mondo cercherà
di sollevare l’umore degli ospiti (affannati dietro a connessioni internet ballerine nonostante il ciclopico impegno di Telecom Italia, 17 mila metri di cavi in fibra ottica posati, 1.090 stanze d’albergo cablate) con i prodotti abruzzesi impiattati da Autogrill, la tavola dei capi di stato sarà ugualmente fedele al territorio grazie ai prodotti De Cecco con pasta e olio dop abruzzese. Da
Vannulo di Paestun (in provincia di Salerno) proverranno le mozzarelle di bufala che tanto piacciono al premier Berlusconi, oltre che a Carlo D’Inghilterra. Concessione al Trentino solo per il brindisi con le bollicine, che saranno quelle Ferrari. La stessa etichetta ha pronte decine di casse del raro Ferrari Perlè nero (annata 2003) da consegnare come omaggio ai capi di stato...

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