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Italia Oggi

Sette misure per il Dpef agricolo ... La ricetta Zaia... “Vogliamo rafforzare qualità e sicurezza alimentare, per arrivare a un sistema-paese in grado di offrire tutte le garanzie chieste dal mercato.
Gli indirizzi del Dpef consentiranno di rilanciare la nostra agricoltura e di renderla più competitiva nel contesto internazionale”, il ministro alle politiche agricole, Luca Zaia, ha spiegato così le linee a sostegno del comparto agricolo nazionale, contenute nel Documento di programmazione economico finanziaria varato ieri dal consiglio dei ministri. Zaia ha poi stilato la lista degli interventi previsti dal Dpef. Eccola, completa degli stanziamenti richiesti da via venti settembre:

- fondo di solidarietà nazionale; almeno 250 milioni di euro per coprire parzialmente lo scoperto 2009;

- stabilizzazione delle agevolazioni previdenziali, che cessano il 31 dicembre 2009 per due terzi del territorio nazionale. L’Onere è di 205 milioni di euro annui a regime;

- stabilizzazione dell’agevolazione sull’accisa del gasolio impiegato per coltivare;

-ripristino degli stanziamenti del Piano irriguo nazionale, per almeno 100 milioni annui;

- rafforzamento delle strutture di controllo (Agea, Cfs, Icq), per almeno 70 milioni di euro;

- rilancio dell’azione di internazionalizzazione delle imprese agroalimentari svolta da Buonitalia spa, per 20 milioni di euro;

- rilancio del fondo investimenti del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (legge n. 499199), per 100 milioni di euro.

Il ministro ha poi spiegato che i tre principi della sua politica di settore: “difesa del made in Italy; potenziamento delle infrastrutture logistiche, specie irrigue, e sviluppo della competitività delle imprese, sia per qualità, sia per ottimizzazione dei fattori produttivi”. In particolare, ha chiosato Zaia, “quest’ultimo obiettivo è raggiungibile con stabilizzazione della pressione previdenziale (anche in aree svantaggiate), finanziamento pluriennale degli strumenti assicurativi, sostegno agli investimenti, crescita dimensionale d’impresa, diffusione di nuovi strumenti finanziari, potenziamento del sistema cooperativo e rafforzamento delle strutture di tutela delle produzioni”.

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