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Italia Oggi

Da Brunellopoli si salvano solo in due ... Diciassette persone indagate, sette aziende denunciate, milioni di litri di Brunello e di Rosso di Montalcino sequestrati e poi declassati a I.G.T. toscano, altro vino avviato alla distillazione. La procura della Repubblica di Siena ha chiuso le indagini su Brunellopoli e il risultato è pesante. Delle nove aziende finite nell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Mario Formisano, due, Biondi Santi e Col d’Orcia sono uscite pulite in quanto completamento estranee ai fatti, due andranno a processo, Frescobaldi e Argiano, mentre le altre cinque hanno patteggiato con il risultato di vedere dissequestrato il vino previo il declassamento a vino da tavola, Condotta dal nucleo tributario della Guardia di Finanza di Siena, la vicenda ha coinvolto anche 17 persone indagate per frode in commercio e falso ideologico. Si tratta di 13 responsabili delle aziende, tre dipendenti del Consorzio di tutela, il direttore Stefano Campatelli e due ispettori dei controlli, e di uno denunciato per false informazioni al Pm. Dei 17 indagati, otto hanno patteggiato e nove hamo ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini. Tra le aziende indagate, Casanova di Giacomo Neri. “Mi sono state riscontrate piccole irregolarità nei vigneti che ho già sanato”, commenta. “L’inchiesta ha avuto il merito di fare chiarezza, Adesso non c’è altro da fare che ripartire, mettere un punto e tornare a parlare di vino e di qualità”. Stefano Campatelli, il direttore del Consorzio, si dice tranquillo, anche per la fiducia che gli è stata confermata dal presidente del consorzio di tutela, Patrizio Cencioni: “Ho applicato le procedure del piano dei controlli approvato anche dal ministero. Ritengo di non essere colpevole”. E poi commenta, “Alla fine sono risultati irregolari 13 mila ettolitri di Brunello e 5 mila di Rosso, poco più del 5% della produzione del territorio se si pensa che nelle cantine ogni anno ci sono 400 mila ettolitri di vino”.

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