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Italia Oggi

Fiera Milano scommette su moda e agroalimentare ... Fiera Milano si concentra su design, moda e agroalimentare. Fra i pilastri del made in Italy, sono questi i comparti su cui l’operatore fieristico italiano, quotato in piazza Affari nel segmento Star, punta per espandersi ulteriormente. Se il design resta il settore più importante dei tre, maggiori investimenti arriveranno sulla moda mentre, per l’agroalimentare, l’obiettivo è andare al raddoppio del business entro il 2015.
“Dopo un periodo ormai concluso in cui ci siamo dedicati ad ampliare le infrastrutture”, ha spiegato Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera Milano, “adesso ritorniamo sulla nostra missione principale: le fiere”. Non solo In Italia, ma anche all’estero. “In India e Cina siamo presenti in partnership con operatori tedeschi”, ha continuato Pazzali, “ma guardiamo anche a Turchia, Brasile e Russia, oltre che all’Europa occidentale. Altre piazza
interessanti sono gli Emirati arabi con Abu Dhabi e il Mediterraneo”. La filosofia alla base della strategia internazionale di Fiera Milano è creare molteplici eventi oltreconfine che finiscano, però, col richiamare l’attenzione sulla stessa città lombarda. “Del resto, la fiera è ormai un media a tutti gli effetti, al pari di giornali, radio e tv”, ha precisato l’a.d., “che inizia anche a servirsi in modo organico degli altri mezzi di comunicazione per promuoversi”. Un esempio? L’intesa di Fiera Milano con Publitalia per realizzare servizi video sulle sue fiere da offire, poi, a telegiornali e trasmissioni televisive.
Le mire espansionistiche della società italiana sono anche una risposta alle mosse dei concorrenti stranieri.
Cambia infatti la geografia della fieristica internazionale, con la crisi che spinge gli operatori a cercare nuovi sbocchi commerciali.
I francesi hanno messo nel mirino il
Sud Europa e sono arrivati in Italia, tra Padova, Torino, Parma e Bologna.
Trattative sono in corso per espandersi anche nella capitale. I tedeschi, per vocazione storica, si stanno muovendo invece verso Est.
Restano fuori dai giochi, al momento, gli spagnoli, ancora impantanati nella crisi economica nata dalla bolla immobiliare. Situazione, però, che potrebbe trasformare la Penisola Iberica in terra di conquista da parte di competitor stranieri.

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