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Il Benaco sconfina ... Autorizzato l’imbottigliamento dell’Igt “Benaco Bresciano” anche fuori dalla zona di produzione. Il Comitato Nazionale Vini da il via libera alla richiesta di modifica del disciplinare dell’igt presentata dal Consorzio di tutela. A seguito delle modifiche, solo le operazioni di vinificazione devono essere effettuate all’interno della zona di produzione delle uve che è rappresentata dai comuni di: Sirmione, Desenzano del Garda, Lonato, Pozzolengo, Calvagese della Riviera, Bedizzole, Prevalle, Muscoline, Padenghe del Garda, Soiano del Lago, Moniga del Garda, Polpenazze del Garda, Malerba del Garda, Puegnago del Garda, San Felice del Benaco, Salò, Roè Vociano, Cordone Riviera, Gavardo, Toscolano Moderno, Gargnano, Tignale, Tremosine e Limone sul Garda. Inoltre, tenuto conto delle situazioni tradizionali produzione, è consentito che si possa vinificare anche in tutta la provincia di Brescia, di Mantova e di Verona. In generale, restano ammesse soltanto le pratiche atte a conferire ai vini le proprie peculiari caratteristiche con una resa massima dell’uva in vino pronto per il consumo, che non deve essere superiore al 75% per tutti i tipi di vino, e al 55% per la tipologia passito. I vitigni ammessi per le varietà rossi sono; II Marzemino, il Barbera, il Merlot, il Cabernet, il Pinot nero, il Sangiovese, il Rebo. Per i bianchi, invece: il Riesling, lo Chardonnay, il Pinot Bianco, il Pinot grigio, il Trebbiano, l’Incrocio Manzoni. Per quanto riguarda il titolo alcolometrico volumico naturale minimo, questo deve essere non inferiore a 10,5% in vol. per i bianchi, 10% per i rossi e 10,5% quando sia presente la specificazione del vitigno ( ad eccezione dei vitigno Barbera, per il quale il valore massimo è del 10%). Nel caso di annate particolarmente sfavorevoli, detti valori possono essere ridotti dello 0,5% vol. Infine, la produzione massima di uva per ettaro di vigneto nell’ambito aziendale, non deve essere superiore ( con o senza la specificazione del vitigno) a tonnellate 13,5.