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Italia Oggi

Per mille euro ti svelo il Dna … La missione di Riccardo Velasco, chiamato a far parte del programma COST... Network tra scienziati per sequenziamenti low cost... Creare un network tra i laboratori di genomica, per arrivare a un sequenziamento low cost del dna delle specie vegetali coltivate. E’ l’obiettivo del prestigioso incarico affidato a Riccardo Velasco, Phd in biologia molecolare delle piante a capo del dipartimento di genetica e biologia molecolare dell’Istituto agrario San Michele all’Adige-Fondazione Edmund Mach. Il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca lo ha infatti designato componente del Comitato nazionale digestione del programma internazionale COST (cooperazione europea nella ricerca scientifica e tecnica) che dovrà mettere a punto nuove tecniche a basso costo per il sequenziamento dei genomi, programma cui collaborano 35 enti di ricerca di 16 paesi europei.
“Ragion d’essere di quest’azione COST”, spiega a ItaliaOggi Velasco, “è favorire la messa in rete delle istituzioni europee pi impegnate nella genomica vegetale e l’interscambio d’esperienze e di momenti formativi nelle rispettive aree d’expertise, con l’obiettivo di giungere a ridurre a circa 1.000 euro il costo del sequenziamento del dna di ciascuna specie vegetale coltivata d’interesse. Nello specifico il mo compito consisterà nel coordinare la rete dei centri italiani partecipanti, interagendo con i coordinatori degli altri 15 paesi della Ue e con i potenziali interlocutori di Cina, Stati Uniti e Nuova Zelanda che hanno già manifestato interesse a collaborare”. Insieme ai colleghi l’azione COST farà lobbying presso le istituzioni europee perché siano finanziati progetti di decodifica del dna di set di piante coltivate.

Decodifica che moltiplica la probabilità d’ottenere nuove varietà vegetali dalle caratteristiche migliorate (più produttive, più resistenti agli stress o alle malattie ecc.), perché l’individuazione del ruolo dei singoli geni, susseguente al sequenziamento, permette di portare avanti l’attività di breeding varietale a colpo sicuro, invece che per tentativi. Una conoscenza più approfondita dei meccanismi biologici delle piante, inoltre, si ritiene consentirà d’attuare interventi più mirati per la difesa dalle avversità, diminuendone il numero e l’impatto, favorendo la diffusione di pratiche d’agricoltura sostenibile, più rispettosa dell’ambiente.
Negli ultimi anni, lascia intendere l’esperto italiano che ha già completato il sequenziamento del vitigno pinot nero e sta per completare quello del melo, i progressi scientifici nel campo delle tecnologie di laboratorio e della bioinformatica hanno moltiplicato strumenti e tecniche d’analisi. “Diventa quindi più che mai importante”, evidenzia Velasco, “apprendere a utilizzarli al meglio. Si potrà anche metterli a fattore comune, abbattendo ulteriormente i costi di ricerca”.
Velasco, la cui candidatura è stata suggerita dal coordinatore stesso dell’azione (o programma) COST, l’olandese Marco Bink, professore presso il Dipartimento di Biometria e ricerca internazionale sulle piante dell’Università di Wageningen, sarà affiancato nel comitato di coordinamento da un altro scienziato italiano: Massimo Delledonne, professore associato presso il Dipartimento di biotecnologie della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università degli Studi di Verona.

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