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Italia Oggi

Quella super-cantina in Costa Smeralda ... Spiagge bianche, mare azzurro, acqua trasparente. La Costa Smeralda è questo nell’immaginario comune, meta esclusiva di vacanze. Non per Tino Demuro, imprenditore edile, che ha scelto dì investire in Vermentino e Cannonau. Ex sindaco di Arzachena (Ot) si oppose, a metà anni 80, al masterplan dell’Ago Kan. Ex assessore regionale all’agricoltura, titolare dell’azienda di forniture edili col fatturato più alto della Sardegna e fra le prime in Italia, ha pensato di sfruttare le potenzialità offerte dalla produzione di vino. L’azienda agricola Surrau, nasce nel 2000 e inizia a produrre nel 2003 con il contributo dell’enologo Angiolo Angioi e di Antonio Orrù che si prende cura dei 24 ettari di vigneti. Di recente ha inaugurato una cantina moderna realizzata secondo le idee dell’architetto veronese Cecilia Olivieri e costata oltre 2 milioni di euro. “Abbiamo voluto accelerare i tempi”, spiega Tino Demuro, che “ha tirato fuori di tasca i soldi necessari per partire senza chiedere soldi pubblici”. E i risultati sono arrivati subito grazie alle professionalità dei tecnici, “con riconoscimenti al Vinitaly per due vini, Barriu e Sincaru, nel 2007 e il premio packaging quest’anno”, chiosa Demuro. La cantina, due piani per 2.500 metri quadrati, sorta su un terreno destinato a diventare deposito per i materiali edili dell’azienda di famiglia, è stata realizzata con materiale rispettoso dell’ambiente. Il granito e il legno provengono dalla Gallura, gli
elementi utilizzati sono ecocompatibili e in armonia con la tradizioni degli “stazzi”, le case coloniche tipiche del territorio. Il prossimo passo sarà l’installazione di pannelli fotovoltaici per alimentare tutta l’impresa. “Ciò che a noi preme non è tanto vendere vino, non deve essere un assillo. Ma fare cultura”, continua Demuro. “La nostra ambizione è che la cantina diventi punto di riferimento per chi ha voglia di alternare gli itinerari classici del turismo in Gallura”. La Costa Smeralda non è soltanto Porto Cervo o Cala di Volpe, ma anche cultura contadina. “Abbiamo selezionato quattro cloni di Vermentino locale e le nostre vinificazioni sono rispettose della tradizione anche se supportate dalle tecniche moderne”, spiega l’enologo Angiolo Angioi. “Puntiamo sul rispetto della tipicità e, ovviamente sulla qualità. La nostra filosofia è tradizione nella scelta del vitigno da allevare, ma innovazione nella vinificazione con sperimentazioni che arrivano all’appassimento delle uve”. Attualmente Surrau produce circa 150mila bottiglie l’anno tra Vermentino e rossi, ottenuti da uve Cannonau, Cabernet Sauvignon, Carignano e Muristellu. E mercato è prevalentemente interno all’isola, oltre il 50%, ma inizia, ad aprirsi il continente e l’estero, Svizzera e Germania in testa, grazie anche a quella grande vetrina commerciale che la Costa Smeralda è per l’Italia e per i paesi stranieri.

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