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Italia Oggi

Vigneti, 9.500 € per ettaro ... Cambiano gli importi per la riconversione... Pronti per la G.U. anche i decreti su promozione e distillazione di crisi... Con qualche aggiustamento sulle cifre e sui criteri di attribuzione degli aiuti e un occhio di riguardo alle regioni italiane dell’obbiettivo convergenza che, per il biennio in corso, produrranno tanto da dover distillare a uso industriale, i tre decreti del Mipaaf su riconversione dei vigneti, promozione all’estero del vino italiano e distillazione di crisi, sono pronti per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Sottoscritti dal ministro delle politiche agricole Luca Zaia lo scorso 29 luglio, i tre provvedimenti portano alla piena operatività tre importanti misure comunitarie di sostegno al settore.

Promozione verso i paesi terzi. È l’obbiettivo su cui punta maggiormente l’Unione europea, sia politicamente sia finanziariamente. Di ciò ne tiene conto il decreto ministeriale che dà sostegno, prioritariamente, a quelle iniziative che manifestino una buona possibilità di riuscita coinvolgendo più imprese e impegnandole professionalmente ed economicamente. Il finanziamento pubblico coprirà, infatti, solo la metà delle spese sostenute dal o dai beneficiari, che si dovranno accollare l’altra metà. È, tuttavia, prevista in via eccezionale un’integrazione dell’aiuto per un ulteriore 20%, previa autorizzazione, che porterebbe il monte finanziamento al 70%. Per accedere agli aiuti vengono fissati degli importi minimi per ogni biennio: 100 mila euro per il 2008/2009; 200 mila per il 2009/2010 e 2010/2011; 300 mila per il 2011/2012. Per le micro e piccole imprese, la soglia fissata a 100 mila euro per tutte le annualità. Solo per il 2009/2010 vengono, inoltre, fissati dei sotto criteri (che non richiedono successiva approvazione dalla Conferenza stato-regioni) per la ripartizione delle risorse a livello regionale: il 40% in base alla superficie vitata, un altro 40% proporzionalmente alla presenza di Doc e Igt; il residuo 20% suddiviso fra il valore dell’export e quello della produzione di vino. La procedura di approvazione dei progetti, di stipula dei contratti e di esecuzione delle attività, non può andare oltre l’anno finanziario di attribuzione dei fondi.
Distillazione di crisi. Prezzo minimo di acquisto fissato a 1,75 euro all’ettolitro da corrispondere al produttore entro due mesi dalla consegna del vino, cauzione del 120% per ottenere le anticipazioni sugli aiuti e Abruzzo in pole position per assicurarsi con l’overbooking le risorse non utilizzate dalle altre regioni, Per la campagna in corso, l’Italia si assicura la copertura comunitaria per smaltire le eccedenze di produzione di cinque regioni italiane che, da sole, coprono circa l’80% del monte gradi complessivo (quasi 10 mila ettolitri contro gli oltre 13 mila ettolitri concessi all’Italia) che si spartirà 27 milioni di euro. La tempistica per la domanda di aiuto per il 2009 è di dieci giorni dalla pubblicazione sul sito del ministero della sua apertura. Nel contratto che il produttore deve stipulare con il distillatore, oltre all’anagrafica dei due contraenti, vanno specificati: il quantitativo e il tasso alcoolemico del vino, dove viene immagazzinato e l’impegno del produttore ad addizionare solo cloruro di litio in proporzione predeterminata. Contratto e documentazione allegata vanno trasmessi unitamente all’istanza di aiuto. Nel caso i volumi di vino per cui si richiede la distillazione superino il tetto massimo consentito, l’Agea, ne determina una riduzione proporzionale per regione.
Riconversione vigneti. Il provvedimento ministeriale, si può dire che riconfermi quanto precedentemente determinato relativamente alle modalità e termini per accedere al sostegno che la Comunità europea attribuisce a chi decido di migliorare la qualità del proprio vigneto, sostituendo vigne ormai improduttive. Quello che cambiano sono gli importi riconosciuti ai beneficiari che per il grosso delle regioni italiane è fissato in 9.500 euro a ettaro, mentre, per le cinque regioni dell’obbiettivo convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata) sale a 10.500 euro per ettaro.

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