Italia Oggi

Estirpazioni di gran moda ... In Italia quest’anno saranno più i vigneti destinati all’estirpo che quelli ristrutturati. Secondo quanto risulta ad ItaliaOggi, su circa 111 milioni di euro richiesti dai viticoltori italiani per rammodernare i loro filari, pescando di qua e di là fra residui e disponibilità, si riusciranno a mettere insieme circa 8 milioni di euro in più del plafond originariamente assegnato alla misura, pari a 83 milioni di euro, Circa il 60% dei fondi dovrebbe ripartirsi fra 5 regioni, con in testa la Sicilia. Questa dovrebbe, infatti, avere 28,5 milioni di euro; segue il Veneto, che conterebbe su 13,6 milioni di euro; l’Emilia Ronagna, con 8 milioni di euro; la Toscana, con 6,6 milioni e il Piemonte, con 4,8 milioni; le altre a seguire. Per estirpare le vigne, invece, malgrado le riduzioni imposte dalla Ue che hanno portato quasi a dimezzare gli importi e le superfici originari, l’Italia distribuirà 116 milioni di euro ed espianterà circa 11.600 ettari. Di questi poco più di 8200 saranno ripartiti fra 13 regioni e 3400 fra 4 (Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lombardia). Da rilevare che mentre per gli 8200 ettari la riduzione è stata della metà, mentre per il monte ettari delle 4 regioni solo di 10 ettari. Un buon risultato se si pensa al punto di partenza che era di oltre 17.000 domande per 26.000 ettari e 253 milioni di euro di aiuti. Un dato che per fa riflettere sulle ragioni di una scelta così marcata e generalizzata a dismettere la viticoltura, in molti casi, la risposta può essere scontata, come l’età avanzata dei titolare dell’azienda e l’assenza di eredi interessati a proseguire l’attività o la ridotta estensione della superficie vitata, ancora, l’accesso negli anni precedenti a benefici econoinici pubblici incompatibili con l’estirpo. Resta, poi, il dubbio della effettiva rimuneratività dell’attività stessa, ora che con la nuova Ocm vino si sta assistendo al progressivo venir meno di misure eccezionali che si traducevano in aiuti al reddito degli agricoltori.