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Italia Oggi

Un Bordeaux da paradiso ... Un’annata eccellente. Nonostante la grandine... Illustrate a Roma le caratteristiche qualitative dei millesimi 2007 e 2009... Il 2009 sarà per il Bordeaux un’annata eccellente. Nonostante la grandine e le condizioni climatiche incerte, infatti, la concentrazione zuccherina delle bacche, molto alta già a settembre, e i valori elevati degli indici polifenolici, fanno ben sperare i produttori del famoso vino francese a tal punto da ritenere che il millesimo prodotto quest’anno, e in commercio dal 2010, sarà da leggenda. Di qualità, ma non eccellente, invece, il millesimo 2007 che, pur non avendo difetti, si presenta come un’annata ombra perché successiva all’ottimo prodotto del 2005-2006. Le caratteristiche qualitative dei millesimi 2007 e 2009 del Bordeaux, sono state illustrate da Tristan Kressmann, vicepresidente della Union des Grands Crus de Bordeaux, in una conferenza stampa organizzata a Roma per la presentazione dell’associazione e la degustazione dell’annata in commercio di ben 74 vini di alcune delle più famose aziende del bordolese. L’Union des Grands Crus è un’associazione che riunisce 132 fra i più prestigiosi Chateaux della Gironda e che rappresenta il 5% dell’intera produzione di vini Bordeaux (5,7 milioni di ettolitri nel 2007). Creata nel 1973, come il presidente Sylvie Cazes ha spiegato, dal desiderio di alcuni amici di far conoscere i propri vini, essa si è, poi, trasformata in un raggruppamento di grandi produttori appartenenti alle più famose denominazioni della Gironda (Mèdoc, Graves, Pessac Léognan, Sauternes, Barsac, Saint Emilion e Pomerol). Che oggi, con 5.000 ettari di vigne coltivate, una produzione annuale media di 236.000 ettolitri e una cifra di affari che supera i 300 milioni di euro rappresentano un nucleo di attori economici di importanza primaria. L'associazione, completamente privata e non istituzionale, è unica nel suo genere. Essa si occupa di promuovere la difesa e gli interessi dei propri associati a livello internazionale in due modi. Da un lato attraverso un’operazione di promozione collettiva dell’immagine del Bordeaux nel mondo, organizzando degustazioni presso buyer, distributori e stampa specializzata nei mercati di maggiore importanza commerciale dall’Unione europea al Nordamerica, dal Giappone alla Cina, passando per Russia, Corea, Singapore. Dall’altro essa assicura ai produttori la vendita quasi totale della loro produzione. A parte una piccola percentuale, i vini di questi pregiati Chateaux vengono infatti venduti unicamente ai 400 negozi di Bordeaux che, a loro volta, provvedono poi a venderli in tutto il mondo. Solo i negozianti della zona, quindi, sono autorizzati alla distribuzione dei vini delle aziende associate che, in questo modo, riescono ad esportare ben il 70-80% della loro produzione in tutto il mondo. Un network che offre ai produttori molti vantaggi dal punto di vista commerciale, ma che allo stesso tempo li priva della possibilità di partecipare al processo di intermediazione e commercializzazione dei loro prodotti , facendoli rimanere all’oscuro del reale prezzo di vendita e distribuzione del loro vino.

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