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Hi-tech agricolo verso l’India ... Consolidare i risultati ottenuti con le rassegne agricole più prestigiose e puntare su nuovi canali, come l’export di tecnologia agricola made in Italy in oriente. Sono questi gli obbiettivi strategici nel settore agricolo e agroalimentare che occuperanno Veronafiere nei prossimi 4 anni e che richiederanno, in termini economici, investimenti pari a circa 5 milioni di euro. Anche se il margine di incremento dello sviluppo estero, complessivamente, occupa solo il 10% del giro d’affari complessivo dell’Ente fieristico (la Germania, per fare un esempio, investe esattamente il doppio) la scelta di incrementarne gradualmente la percentuale obbliga a una scelta oculata delle aree su cui puntare che per l’agroalimentare saranno la Cina, il Brasile e l’India. Quest’ultima, soprattutto, rappresenta un terreno particolarmente ricettivo grazie anche ad una recente joint venture nel settore vinicolo con la primaria fiera in Asia che decollerà nel 2014 e alla recente costituzione della società Lems India Private Ltd., attraverso cui, mezzi e macchine per l’agricoltura made in Italy, faranno il loro esordio nel paese orientale. “Il mercato fieristico indiano cresce a ritmi del 50% annui e attualmente ha un giro d’affari stimato in 100 milioni di dollari” spiega Ettore Riello, Presidente di Veronafiere, “Presidiare direttamente tale area significa ampliare i confini della propria attività, esportare il nostro know how di organizzatori e creare un circolo virtuoso di interscambio tra Italia e India. Un paese con un reticolo di aziende che necessita spesso di tipologie prodotti, lavorati o semi lavorati, di diversi settori che le nostre imprese possono ampiamente soddisfare”. “Veronafiere da tempo è presente in India con proprie iniziative, per esempio il Vinitaly World Tour a New Delhi e Mumbai”, sottolinea Giovanni Mantovani, direttore generale dell’ente, “Attraverso la creazione di una nostra società, ci dotiamo ora di uno strumento unico nel panorama fieristico europeo e rafforziamo il nostro ruolo di organizzatori diretti di rassegne anehe all’estero. Ci stiamo muovendo anche ad Hong Kong con la partnership di Buonitalia, sempre nel settore delle tecnologie agroalimentari, ma è ancora prematuro entrare nei dettagli”.