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Italia Oggi

Bollicine à gogo ... La crisi azzoppa lo Champagne... Mentre fa flop lo Champagne, sono sempre più frizzanti le bollicine italiane, Prosecco e Franciacorta in testa. In Inghilterra, secondo l’indagine della rivista britannica Decanter, è possibile trovare da Morrisons bottiglie di champagne a metà del loro prezzo. Bollinger Special Cuvée è sceso a 17,95 sterline, il leader di mercato Moët a 14,39 sterline a bottiglia, Lanson a 13,45 e Nicolas Feuillatte a 12,99. E se si trovano bottiglie di champagne a 8 sterline, in Francia continua il crollo dei prezzi tanto che da Auchan si è arrivati a 7 euro la bottiglia, quanto il prezzo al consumo in Italia di una bottiglia di bollicine made in Italy. Sul Belpaese, invece, splende il sole e secondo il Forum degli Spumanti di Giampietro Comolli, le previsioni stimano la chiusura del 2009 con 345 milioni di bottiglie vendute, +5% sul 2008. E già lo scorso anno si era chiuso con un export in forte crescita rispetto al 2007 sia in volumi (+15,38%), sia in valore (+ 19,20%). Per Elvira Bortolomiol, della omonima cantina di Valdobbiadene, il Prosecco ha un vantaggio: “è facilmente abbinabile a tutte le cucine, anche quelle asiatiche e soprattutto è facile per il palato anche per quello di chi se ne intende poco. Ha la capacità di arrivare a tutti senza dover essere super intenditori, è comprensibile da parte di tutti la sua pacevolezza”. A questo si aggiunge il fatto che “sia in Italia, sia sugli altri mercati come quello Usa che è molto preparato alle bollicine italiane, si è imparato a bere di qualità e il Prosecco coniuga la qualità con il prezzo. Questo è decisivo”. Anche per Michele Bozza, dell’azienda La Montina di Monticelli Brusati (BS) in Franciacorta, i motivi del successo sono legati alla qualità “ad anni di serietà. Il consumatore oggi è attento, conosce i prodotti e li sa scegliere”. A discapito dello champagne che “ha fatto segnare anche il 40% dei prezzi in meno all’estero, è il fatto di esportare soltanto il 10%. E basta poco per sballare la domanda soprattutto se hai una grande massa di prodotto da vendere”. E secondo Riccardo Ricci Curbastro, “il calo dei mercati ha messo in maggior difficoltà i prodotti di fascia media medio alta. La tenuta delle bollicine italiane è frutto dell’attenzione con cui i produttori hanno promosso il loro vino e il rapporto qualità prezzo”. In questa “guerra” di bollicine, curioso registrare il fatto che lunedì in Francia sarà premiato un produttore di Prosecco. Gianluca Bisol riceverà a Parigi il Prix The Best 2009.

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