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Italia Oggi

Il feudo Cavit ha il suo Vavassori ... L’azienda vitivinicola ha un nuovo stratega. La sua ricetta parte da un cambio di comunicazione... Più valore agli spumanti e vendite in gdo, enoteche e ristoranti... In prima battuta rafforzare il valore del marchio Cavit in Italia e all’estero, ridefinendo le politiche di marketing e coordinando le attività di comunicazione sia istituzionale che di prodotto. E, una volta impostato questo lavoro, dare un fattivo contributo alla definizione delle linee guida di sviluppo futuro dell’azienda. È per implementare questi progetti che Enrico Zanoni, da circa dieci mesi direttore generale di Cavit, ha chiamato ad assisterlo, in qualità di direttore marketing, Lorenzo Vavassori, giovane manager milanese con cui aveva già proficuamente collaborato in Illva Saronno. “Nell’immediato”, anticipa a ItaliaOggi Vavassori, “sarò assorbito dal progetto di ridefinizione dei valori chiave del marchio Cavit sul mercato domestico, per rafforzarli ulteriormente e, coerentemente con essi, reimpostare le politiche di portafoglio prodotti. In Italia ritengo che sarà opportuno focalizzarci e concentrare le risorse anche in comunicazione, sulle due linee di vini: Mastri Vernacoli, la nostra proposta per il canale retail, e Bottega Vinai, quella per il mondo horeca e le enoteche, e sugli spumanti metodo classico, sui quali Cavit ha già lavorato bene, ma su cui intende puntare con ancora più forza in futuro. In particolare riteniamo ci sia spazio per innalzare ulteriormente la percezione di qualità del Trento Doc”. Non disponendo di un grande budget di comunicazione, Cavit investirà principalmente su campagne stampa quotidiana e specializzata e su attività di pubbliche relazioni, partecipando in particolare a eventi di promozione delle eccellenze enogastronomiche italiane (come Identità golose a Milano o il Salone del gusto di Torino). Quanto ai mercati esteri, ove Cavit sviluppa già oggi il 75% del suo giro d’affari, pari a 128,6 milioni di euro nell’esercizio 2008- 2009, Vavassori cercherà di valorizzare il marchio Cavit spingendo sia linee di vini già affermate sui singoli mercati (per esempio Cavit collection, commercializzata negli Stati Uniti), sia andando a proporre prodotti nuovi e a lavorare su fasce di prezzo diverse. Gli Usa, mercato che da solo rappresenta il 55% del fatturato della cooperativa di secondo grado trentina, avranno ovviamente la precedenza nell’agenda di Vavassori, che da fine anno conta per di metter mano anche ai mercati come Gran Bretagna, Germania, Canada e Giappone. “Ambiamo però anche a sbarcare in Australia”, annuncia Vavassori. “E nell’ottica di una crescita futura, anche in Italia, non è escluso che a vini della tradizione trentina, potremo affiancare dei prodotti innovativi, in linea con i nuovi trend di consumo”.

Lorenzo Vavassori è nato a Sesto San Giovanni il 10 agosto 1966. Dopo la laerea in economia aziendale presso l’università Bocconi, intraprende una carriera che lo ha portato ad approfondire le tematiche del marketing. Il suo primo incarico in Alivar nel 1990 è infatti di assistant product manager per i prodotti da ricorrenza a marchio Motta. Nel 1992 passa al gruppo liquoristico canadese Seagram Italia dove ricopre dapprima la funzione di brand manager champagne Mumm e cognac Martell, quindi di group product manager champagne Perrier Jouet, porto Sandeman e Absolut Vodka dal 1994 aI 1996 e, da fine 1996, quella di category manager white spirit, e vini e whisky. Dopo una parentesi di un anno in DHL International come marketing manager, a fine 1999 torna al mondo dei liquori e vini accettando l’incarico di regional director Nord America per Illva Saronno, per occuparsi dal 2008 dei mercati dell’Asia e del Pacifico. Dal primo marzo scorso è approdato in Cavit.

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