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Italia Oggi

La Valpolicella è docg … I vini Amarone e Recioto della Valpolicella sono docg. Da mercoledì è ufficiale il riconoscimento della denominazione d’origine controllata e garantita. Si tratta di un traguardo atteso per 15 anni dal consorzio di tutela, che ha richiesto impegno e mediazione. Dopo l’ok del comitato vini e la successiva istruttoria, il decreto sulla docg è stato firmato dal capo dipartimento Mipaaf Giuseppe Nezzo. Sia per la Docg “Amarone della Valpolicella” che per la Docg “Recioto della Valpolicella”, la rivendicazione dei relativi vini avverrà a decorrere dalla prossima vendemmia 2010; gli stessi vini, che necessitano di un periodo di invecchiamento di oltre due anni, saranno immessi al consumo con la Docg a partire dal 1° gennaio 2013. Il Mipaaf ha poi approvato i disciplinari della Docg “Recioto della Valpolicella”, Doc “Valpolicella Ripasso” ed è stato anche approvato il nuovo disciplinare della Doc “Valpolicella” per le tipologie di base. La Docg interessa 152 imbottigliatori, di cui 5 cantine sociali (Negrar, Soave, Monteforte d’Alpone, Valpantena e S Pietro in Cariano) e oltre 1.800 aziende agricole associate al Consorzio per la tutela dei vini della Valpolicella. Il territorio su cui insiste questa produzione doc è ampio. La zona di produzione del “Valpolicella” si estende per circa 45 Km e comprende 19 comuni di cui 5 della zona “classica” (Marano, Fumane, Negrar, S. Ambrogio, S. Pietro in Cariano) e 14 della zona non classica (Dolcè, Verona, S. Martino Buon Albergo, Lavagno, Mezzane, Tregnago, Illasi, Colognola ai Colli, Cazzano di Tramigna, Grezzana, Pescantina, Cerro Veronese, S. Mauro di Saline e Montecchia di Crosara). L’Amarone con 9 milioni di bottiglie vale 108 milioni di euro. Il Recioto della Valpolicella, prodotto storico ma di nicchia, con 400.000 mila bottiglie, spunta 5,6 milioni di euro. Il Valpolicella fra Classico e non classico conta su 40 milioni di bottiglie, pari ad un controvalore di 76 milioni di euro.

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