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Italia Oggi

C’è chi lavora al vino senza solfiti ... Sperimentazione della Principe Pallavicini nella tenuta Colonna... Al lavoro agronomi ed enologi. Il vigneto prescelto è un malvasia puntinata nei pressi di Roma... Il vino del futuro potrebbe essere senza solfiti. In provincia di Roma, la cantina di Colonna, l’azienda vitivinicola Principe Pallavicini ha avviato con la vendemmia del 2009 un progetto di vinificazione senza l’aggiunta di solfiti. “Siamo alla fase sperimentale, il vino è stato imbottigliato in questi giorni”, spiega Giovanna Trisorio del gruppo Pallavicini. “Deve essere ancora testato se mantiene gli standard qualitativi nel tempo, in particolare deve essere valutata la resistenza all’ossidazione”. La sperimentazione, avviata grazie all’enologo Carlo Roveda, all’agronomo Mauro De Angelis e a Giovanna Trisorio, è avvenuta sia in vigna, sia in cantina. La scelta è caduta su un vigneto di malvasia puntinata di circa 15 anni, allevato a guyot che si trova nell’azienda di Marmorelle (RM) a circa 300 metri sul livello del mare su un terreno vulcanico e profondo, “molto ricco di potassio che permette l’abbassamento dell’acidità”. In vigna “è stato scelto un trattamento senza zolfo ma solo con prodotti sistemici, è stata evitata la cimatura meccanica per evitare una insolazione eccessiva dei grappoli”. La sperimentazione è proseguita in cantina. “La fermentazione ha avuto una durata di 12 giorni a temperature crescenti da 15 a 18 °C”, continua Trisorio, “Non è stato aggiunto nient’altro se non lieviti selezionati in grado di sviluppare una produzione naturale di antiossidanti. Il vino ottenuto, circa 70 ettolitri, è stato imbottigliato senza anidride solforosa una settimana fa”. I test di sperimentazione prevedono anche la comparazione con la tradizionale produzione di malvasia puntinata vinificata con i metodi usualmente utilizzati in cantina. “Quello che possiamo dire è che il vino senza solfiti ha un colore più carico ed è più interessante al naso di un vino dove sia stata aggiunta solforosa. È un vino più evoluto”, commenta Giovanna Trisorio. Oggi l’azienda Principe Pallavicini conta 80 ettari vitati nella zona di Colonna e in quella di Cerveteri.

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