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Italia Oggi

Al Giurì non piace lo spot a rischio zero Fontanafredda ... Nella settimana del Vinitaly è arrivato un inatteso stop del Comitato di controllo all’annuncio pubblicitario “Nuovi volumi bollati Fontanafredda. La giusta dose a rischio zero”, diffuso lo scorso novembre su alcuni periodici. A decretarlo un’ingiunzione emessa in quanto il messaggio è stato ritenuto manifestamente contrario agli artt. 2, 12, comma 2, e 22 del Codice di Autodisciplina. Secondo il Comitato, infatti, attraverso espressioni come ad esempio “La giusta dose a rischio zero” il messaggio era idoneo a suggestionare erroneamente il pubblico dei consumatori, in quanto le presunte giuste quantità di consumo di bevande alcoliche vanno correlate alle diverse condizioni dei soggetti e non sono pertanto standardizzabili. Una siffatta comunicazione, ha quindi concluso il Comitato, deve ritenersi pericolosa ai sensi dell’art. 12, comma 2, del Codice dal momento che può indurre il pubblico a trascurare le normali regole di prudenza e vigilanza, portandolo a fare un eccessivo affidamento alla assoluta innocuità delle dosi di vino consigliate. Ma soprattutto - ha insistito il Comitato - il messaggio contrasta con l’esigenza di favorire l’affermazione di modelli di consumo di bevande alcoliche ispirati a misura, correttezza e responsabilità, secondo quanto previsto dall’art. 22 Cap. In questo senso, l’espressione “Bevendoli a pasto si sta ampiamente sotto i limiti di legge consentiti” contrasta con l’esplicito divieto di associare la guida dei veicoli con l’uso di bevande alcoliche. Il messaggio lascia infatti impropriamente intendere che il consumo del vino pubblicizzato nelle quantità indicate (1/2 litro per due persone; 1 litro per quattro persone; 1,5 litri per sei persone, due bicchieri a pasto) rappresenti in assoluto la garanzia per tutti di un consumo ben al di sotto del limite sanzionabile dal codice della strada.

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