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Italia Oggi

L’iPad lancia il wine 2.0 ... Francesco Zonin durante il recente Vinitaly ha spiegato come “Internet è il futuro del vino”. Per un’industria ancora lontana dal web 2.0, in ritardo nello sfruttare il commercio elettronico e con una situazione di scarsa innovatività perfino nel web tradizionale di fine anni novanta, la constatazione di Zonin è indiscutibilmente importante. Il vino è un universo popolato da comunità di pratica tra consumatori. Condividono la stessa passione, la conoscenza dello stesso territorio o vitigno, sono nei fatti un maxi-club di appassionati di un prodotto specifico. Ma i produttori, nonostante le continue innovazioni proposte dalla tecnologia, sono rimasti distanti dalla miniera a disposizione rappresentata dai consumatori 2.0. Ora Apple ha lanciato iPad. Un milione di pezzi ne verranno venduti nei soli Usa entro giugno. Google e Nokia hanno già annunciato di voler rispondere a stretto giro lanciando il loro tablet. La partita della gestione dei contenuti in mobilità si fa così davvero originale e interessante. Per il settore del vino significa che tutto il materiale cartaceo che finora ha riguardato il settore sta per diventare una applicazione da touchscreen. Un semplice click in mobilità per poter consultare guide, recensioni, offerte, presentazioni, convegni e molto altro ancora. Il vino entra nei tablet e così facendo entra anche nella nuova dimensione di internet. E tutto cambierà. Perché? Perché ogni consumatore o appassionato di vino si costruirà il proprio spazio applicativo ed informativo personalizzato sul suo tablet dal quale potrà, sempre con un semplice touch, sapere quello che gli interessa sulle sue passioni enologiche. Le ultime informazioni, gli ultimi aggiornamenti, le novità, le offerte da non perdere, le degustazioni in arrivo, premi e recensioni che sono avvenuti. Ma soprattutto potrà gestire la sua comunità in mobilità. Con iPad e tablet il vino diventa davvero 2.0 e integra il social network nelle abitudini dei consumatori. Tutto ciò ha e avrà importanti implicazioni per il marketing e le politiche commerciali delle imprese produttrici. Per la prima volta, grazie ai tablet, potranno effettivamente conoscere i propri clienti e anche poterli contattare individualmente o a livello di gruppo. La lunga e storica filiera commerciale verso il cliente finale, fatta di agenti, subagenti, importatori, ristoratori, enotecari ecc., sta definitivamente andando in cantina. La distribuzione si accorcia e l’ìPad fa entrare il consumatore direttamente dentro la bottiglia di vino. Laddove il web 1.0, fatto di siti e portali unidirezionali, ha quasi totalmente fallito, il nobile internet 2.0 realizzerà la differenza offrendo ai produttori vinicoli dei consumatori profilati da coccolare giorno dopo giorno. Potranno, per esempio, sapere dove si trovano in quel momento e suggerire un ristorante nelle vicinanze nella cui carta dei vini possono trovare l’etichetta desiderata e magari anche dirgli a quale prezzo. Potranno chiedere in anteprima se un nuovo packaging li convince o meno. Diventeranno dei degustatori in anteprima delle nuove annate. E il tutto riguarderà i consumatori globali perché i tablet saranno nelle loro tasche in giro per il pianeta. Insomma, la nuova stagione del web appena iniziata rivoluzionerà il mercato del vino molto in profondità ed offrirà delle occasioni uniche di business alle aziende vinitivinicole più capaci ed innovative. Zonin ha ragione ma è tempo di passare dalle parole e dai convegni ai fatti, perché californiani e australiani spingeranno come forsennati nel wine 2.0.

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