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Le bottiglie buone? Quelle di Gino ... Degustazione e beneficenza a Ristorerò 2010... Le bottiglie buone? Quelle di Gino. Nel corso di Ristorerò 2010, la manifestazione organizzata da Confesercenti e dedicata al cibo, al buon bere e agli artisti della ristorazione contemporanea che si terrà a Bergamo dal 17 al 22 maggio, presso la Galleria d’arte moderna e contemporanea (Gamec), un appuntamento da non perdere è sicuramente “Le bottiglie di Gino”, la degustazione di 12 vini rari e preziosi provenienti dalla storica cantina di Luigi “Gino” Veronelli. La selezione, che spazia dal Vallée d’Aoste Blanc de Morgex et de La Salle, 1988, Vevey Albert Maison, passando per il Recioto della Valpolicella Amarone - 1974, Le Ragose, fino a un vino da meditazione come il Colli Orientali del Friuli Picolit di Cialla - 1979, Ronchi di Cialla, cadrà su appena una dozzina delle circa 45 mila bottiglie che costituiscono il paziente e lungo lavoro di ricerca dell’enologo, cuoco, giornalista e scrittore scomparso nel 2004, ricordato dall’iniziativa di Confersercenti insieme con Vittorio Cerea, il più rappresentativo ristoratore del capoluogo orobico. E sempre a Bergamo, definita dallo stesso Veronelli “capitale dell’ospitalità gastronomica”, si trova ancora in via Sudorno 44 la cantina che custodisce gran parte della storia del vino italiano del Novecento, conservato tuttora in quei segmenti di tubo di grezzo cemento che si sono rivelati contenitori ideali e indistruttibili. Il ricavato della degustazione, in programma sabato 22 maggio, dalle ore 17 alle 19, verrà interamente devoluto in beneficenza a favore del Cesvi, organizzazione di aiuto umanitario, a sostegno di “Fermiamo l’Aids sul nascere”, il progetto rivolto in particolare alle popolazioni dell’Africa subsahariana. La prenotazione per poter gustare “Le bottiglie di Gino” è obbligatoria e da effettuare direttamente sul sito www.ristorero.eu, compilando l’apposita scheda. Considerata l’eccezionalità dell’evento, si consiglia di prenotare subito, dal momento che i posti sono limitati. Prezzo per partecipante: 150 euro, per un’esperienza da raccontare ad amici e appassionati di vino, ma soprattutto per fare una buona azione.

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