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Italia Oggi

L’etichetta del vino seduce i consumatori ... La giusta combinazione di colore e forma fa l’etichetta vinicola vincente. I consumatori associano ai colori sensazioni e significati. Giallo e verde evocano il territorio. Marrone e nero sono colori “mascolini”... Da sempre gli esperti del del vino discutono dell’importanza dell’etichetta nell’influenzare le decisioni di acquisto dei consumatori. Quanto, la forma ed il colore del packaging, sono importanti per chi acquista una bottiglia di vino? Ora per il mercato spagnolo si dispone dei dati di una ricerca sul campo fatta da due economisti, “Message on the colours and shape of wine labels” di Luiz de Mello e Ricardo Pires Goncalvo de Borobia dell’Università autonoma della Catalogna pubblicato in “American Association of Wine Economists working paper n. 42”, per misurare quanto forme e colori delle etichette pesano per le strategie di marketing. Del resto il vino è un prodotto che si scambia in un mercato molto particolare. Il consumatore è letteralmente travolto dalla numerosità di offerte e proposte diverse che l’offerta gli propone. Vini distinti tra loro per tipologia di vitigno, denominazione di origine, procedimento cli produzione, invecchiamento e molto altro ancora. Orientarsi è tutt’altro che facile tale e tanta è la diversità della offerta. In qualche modo il vino è un mercato tipo “coda lunga”, dove il consumatore con adeguata pazienza può trovare la bottiglia più particolare per il suo gusto di quel momento. In questo contesto la vestizione del prodotto è importante perché è un elemento di differenziazione della bottiglia. Serve e aiuta ad attrarre l’attenzione del consumatore e posiziona il prodotto con una sua originalità e distintività sugli scaffali. Ma quali forme e colori dovrebbero avere le etichette vincenti? Secondo lo studio condotto tra i consumatori spagnoli i colori preferiti sono il marrone, il giallo, il nero ed il verde soprattutto se associati ad etichette con forme rettangolari o esagonali. Infatti, non è tanto il solo colore o la semplice forma che caratterizzano un etichetta vinicola vincente, ma il combinato dei due insieme. La spiegazione sottostante la persistenza dei gusti dei consumatori in favore di taluni binomi forma-colore dell’etichetta può essere spiegata in vario modo. Alcuni colori, ad esempio, come il giallo e il verde evocano sensazioni di eccitazione e rilanciano l’immaginazione di territori o zone, il verde poi è associato da chi acquista anche al concetto di calma e tranquillità una sensazione che sopravvive a livello trasversale tra le varie culture. Il marrone ed il nero, invece, sono percepiti come colori formali e “mascolini” quindi preferiti da consumatori con queste inclinazioni. Ovviamente un rettangolo colorato di nero tenderà ancora di più a trasferire questa tipologia di sensazione al consumatore finale alla ricerca di un prodotto formale. Quello del vino è diventato un mercato sofisticato e competitivo. Esistono politiche di marketing semplificate per la grande distribuzione, dove l’etichetta viene vista o come una modalità immediata di identificazione delle caratteristiche distintive del prodotto, è il caso dell’australiana Yellow Tail che distingue con la colorazione del canguro le sue diverse bottiglie low cost, oppure come uno strumento per comunicare la distintività di un vino rispetto ai suoi concorrenti. Di certo scegliere le etichette non è più un esercizio amatoriale affidabile alle sensazioni individuali. Si tratta di una decisione importante della strategia complessiva di marketing di una azienda vinicola da fare con molta attenzione anche guardando all’intero portafoglio di prodotti commercializzato.

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