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Italia Oggi

L’ambasciatore del calice ... La vita e le passioni di Silvano Piacentini, amministratore delegato di Premium Wine Selection... Da 30 anni sono importatore dei più grandi vini d’Oltralpe Ma i miei preferiti restano i nostri Barolo e Amarone... Gli piace ricordare, negli anni 60, la prima importazione di Château d’Yquem, un vino Premier Cru Supérieur prodotto a Sauternes nella regione che si trova nella parte meridionale di Bordeaux. “Scandalizzò i miei clienti e amici per il suo prezzo elevatissimo in confronto ai vini italiani, forse mi presero per pazzo ma quel Château D’Yquem mi diede notorietà, mi fece conoscere”. Lavoratore, decisionista, accentratore Silvano Piacentini è una specie di Bibbia del vino. Sa riconoscere questo o quel nettare, come lo chiama lui, in un attimo, a volte senza nemmeno assaggiarlo. Oggi a 71 anni è a capo di una grande società che vende i migliori vini d’Italia e importa i migliori vini di Francia, champagne compreso. Di lui dicono che ha un grande pregio, l’umanità. Il futuro della sua professione pensa sia difficoltoso perché la concorrenza è molta, perché la gente spende meno di un tempo. “Oggi ci sono vini che vengono dal Cile, dall’Argentina e costano poco. Questo invoglia a provare, a cercare di risparmiare qualche soldo. So però che i vini italiani sono e rimarranno i migliori del mondo e questo mi risolleva lo spirito”. Della sua azienda pensa che non abbia ancora espresso tutte le sue potenzialità ed è convinto che con tanto impegno e professionalità il futuro sarà piuttosto roseo. Il suo hobby è il lavoro, solo in mezzo al vino si sente appagato, felice. Anche quando vuole stare solo si rifugia nel suo studio e pensa a quello che dovrà fare domani, a come allargare la sua presenza in Italia, lui che dall’export ha avuto le più grandi soddisfazioni. Non ha sogni da realizzare, rifarebbe tutto quello che ha fatto errori compresi “perché”, dice, “mi hanno aiutato a crescere”. Ha iniziato a lavorare nel 1961, a poco più di 20 anni, e subito si è dedicato al vino. Nato nella zona veronese del Valpolicella non poteva fare altrimenti. Silvano Piacentini è un signore spiritoso, affabile, di buona compagnia, un signore di altri tempi forse con un tocco di raffinata eleganza che sfoggia con piacere vestendo abiti sartoriali preferibilmente di Ermenegildo Zegna, accompagnandoli da orologi rigorosamente Omega mentre per l’automobile preferisce la sicurezza di un’Audi A6. Il suo vino preferito? Non ha dubbi: un Barolo delle Cantine Gemma o l’Amarone di Rive Scaligere. Piacentini con la sua premium Wine Collection è in grado di proporre dal valpolicella Ripasso al Salice Salentino, dal Marzemino al Chianti passando per almeno un centinaio di altri vitigni, per non parlare del considerevole numero di vini francesi. Con la Francia ha sempre avuto un particolare rapporto e forse per questo gli piace Monica Bellucci, una bellezza che definisce di splendore assoluto, anch’essa vicina ai francesi per via del marito. Ama Montecarlo, ama viaggiare, vedere cose e volti nuovi ma soprattutto gli piace realizzarsi in famiglia e nel lavoro. Nel suo mondo, quello dell’imprenditoria, cambierebbe il rapporto con le banche e della gente odia l’ipocrisia e la scarsa personalità. Non ha molti amici, non ha il tempo per coltivarne. Forse a loro preferisce un buon disco di Mina, lo aiuta a rilassarsi e a pensare ad altro.

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