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Italia Oggi

Basta faldoni e cartacce in cantina ... Con un software la gestione del magazzino diventa più veloce... Da Cinelli Colombini a Maculan, così i produttori si dotano di un nuovo programma anti-burocrazia... Anche l’agricoltura guarda al futuro e trova nella tecnologia un aiuto per cercare di perdere minor tempo possibile con la burocrazia. Se pc, reti wi-fi, sensori sono strumenti di uso quasi comune in vigna, anche la gestione della cantina e del magazzino può essere informatizzata. Mexal Aziende è il software gestionale di Passepartout per le imprese medio grandi che associato a Wine business solution, riesce ad essere un software in grado di rispondere alle necessità del settore vitivinicolo. Elemento comune alle aziende agricole che lo utilizzano, la possibilità di gestire gli adempimenti di legge senza la necessità di riempire montagne di moduli di carta. “L’esigenza di una gestione informatizzata della cantina è legata agli obblighi di legge, ai registri da compilare dall’arrivo dell’uva alla commercializzazione della bottiglia di vino”, spiega Barbara Magnani, enologo dell’azienda Il Colle di Donatella Cinelli Colombini a Trequanda (Si). “Prima veniva fatto tutto a mano adesso si possono automatizzare le procedure. Certo, non è che se si preme un tasto si ottiene tutto, ma si riesce a velocizzare molto anche se è sempre necessario il controllo visivo per vedere se tutto torna. Il vantaggio sta nel fatto che per fare quello che una volta ci volevano giorni, oggi lo fai in una sola giornata, basta il controllo finale. Per esempio, prima dovevi fare la bolla, scaricare i prodotti venduti, oggi gestisce tutto il programma, fa gestione del magazzino, tenuta dei registri”. La società che distribuisce Passepartout Mexal insieme a Wine Business Solution è F&N Ufficio System a Torrita di Siena. Tra i clienti anche la cooperativa di Gradoli (Vt). “Ci siamo allineati a quanto accade in aziende con le quali abbiamo rapporti commerciali. Avevamo la necessità di informatizzare le procedure perché tenere tutti i registri a mano è un vero problema. Adesso riusciamo a controllare tutti i passaggi, dal conferimento delle uve, alla vendita del vino, abbiamo sotto controllo le rese, la produzione, il magazzino”. Wine Business Solution, l’applicazione di Passepartout Mexal specifica per il settore vitivinicolo (vigne-cantine-imbottigliatori), è destinata sia alla piccole realtà, sia alle grande aziende. La Piccini spa di Castellina in Chianti (Si) lo usa per la parte industriale, con qualche critica. “Ha dei buoni spunti di gestione, ma non è poi così flessibile nelle personalizzazioni. Ma il problema più grosso è la distanza dal centro assistenza e la mancata immediatezza degli interventi”, sostiene Daniele Lazzarotto responsabile dell’azienda. “Il nostro uso è legato alla parte contabile e alla gestione dell’imbottigliamento, al carico e scarico delle lavorazioni, alla gestione delle commesse e dei lotti di produzione”. La conferma che le aziende agricole abbiano necessità di supporti per snellire le procedure arriva da Luisa Battistello di cantine Maculan di Breganze (Vi). “Quello che prima era cartaceo adesso è tutto telematico, come i documenti “Daa” (documento amministrativo di accompagnamento) per la vendita all’estero. L’invio alle dogane avviene tramite pc grazie alla personalizzazione dei registri e alla creazione di tabelle con tutte le accise e le tasse dei vari Stati. Rispetto al nostro precedente programma di gestione contabile, questo è molto più flessibile, personalizzabile con le singole esigenze”. La base del Wine Business Solution è Mexal di Passepartout, azienda di San Marino, oltre 65.000 utenti, 200 dipendenti diretti e 270 strutture partner, 11mila euro di fatturato nel 2009. Stefano Franceschini, è l’ideatore e il presidente della società. “Mexal è la piattaforma sulla quale costruire rami per esigenze specifiche che vanno dall’abbigliamento al mondo agricolo e persino alla gestione di un porto”. “Grazie a due tools vengono effettuate modifiche per costruire il programma sulle singole necessità grazie alla collaborazione con le strutture partner. Lasciamo la libertà in quello che chiamiamo “ultimo miglio” e le modifiche fatte vengono poi scambiate e confrontante nei meeting che facciamo ogni anno. Siamo come un albero con rami, foglie e frutti ma al quale ognuno può appendere il frutto che più lo aggrada”.

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