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Italia Oggi

E la Barbera cambia marcia ... Fra Barbera, Moscato, Nebbiolo, Dolcetto, Gavi e Barolo, lo scorso anno le cantine piemontesi hanno prodotto più di 2,8 milioni di ettolitri, contro i 2,4 milioni del 2008. E questo è dovuto in parte al passaggio della Barbera da Doc a Docg, avvenuto nel 2008, che ha indotto molte cantine a posticipare l’imbottigliamento di un anno in modo da presentarsi sul mercato con prodotti dotati di una certificazione superiore a quella che avrebbe potuto ottenere nel 2008. In base ai dati Istat, dei 2,8 milioni di ettolitri di vino prodotti nella Regione lo scorso anno, il 62% riguarda i rossi (1,8 milioni), mentre i bianchi imbottigliati nel 2009 sono stati poco più di un milione di ettolitri, il 40% circa del totale. “La tradizione vinicola piemontese è fatta di tanti piccoli produttori di uva che si rivolgono per lo più al mercato italiano”, ha spiegato Enzo Gerbi, presidente del consorzio vini d’Asti del Monferrato. “La Barbera è certo il vino piemontese più diffuso insieme al moscato, mentre il Nebbiolo, a dispetto dell’alta notorietà, presenta livelli di produzione di gran lunga inferiori”. Lo scorso anno, secondo i dati diffusi dal Consorzio barbera d’Asti, sono stati 5 mila i produttori di Barbera su una superficie di 6.650 ettari di vigne. L’uva così ottenuta è stata utilizzata da 570 cantine che hanno prodotto 235 mila ettolitri di Barbera. Di questi, il 52% è stato imbottigliato e venduto sul mercato italiano con una netta prevalenza per il Nordovest dove è confluito il 70% della produzione destinata al mercato nazionale. Ma una parte consistente della domanda proviene dall’estero, a cui si rivolge il 42% della Barbera imbottigliato in Piemonte. “Per noi il principale mercato al di fuori dell’Italia è la Germania, a cui si rivolge il 23% dell’export, seguita dagli Stati Uniti (14%), dalla Danimarca (13%) e dal Regno Unito (10%)”, continua Gerbi, lamentando un eccesso di frammentazione nella produzione piemontese. “Ci vorrebbero più aziende leader, che trascinano il prodotto, al posto di tantissimi piccoli e piccolissimi produttori”, spiega Gerbi secondo il quale oggi in Piemonte sono solo tre le aziende che producono più di un milione di bottiglie di Barbera l’anno mentre più del 50% delle cantine ha una capacità produttiva inferiore alle 5 mila bottiglie l’anno.

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