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Tavernello, l’autunno è frizzante ... Il marchio lancia la versione con le bollicine e rinnova l’etichetta... Le cantine Caviro spingono sugli spot. Il d.g. Sergio Dagnino: il focus è sui mercati esteri... Entro fine mese sarà completata la strategia autunnale di Tavernello con due novità: la messa a regime del posizionamento del Tavernello frizzante, il nuovo prodotto delle cantine faentine Caviro (che aderiscono a Confcooperative), e la nuova immagine del marchio, curata dall’agenzia Armando Testa. Il brand è scritto all’interno di un grande numero “1” sul fronte della confezione in Tetra Pak, per sottolineare il primato di Tavernello, acquistato da 4 milioni di famiglie. Mentre si stanno studiando gli spot post-estivi, che punteranno sul marchio e non sui singoli vini, prosegue in radio la campagna di comunicazione con protagonisti gli studenti di enologia dell’università di Bologna e un loro professore, all’interno dello stabilimento. La visita prosegue poi in un supermercato per far osservare agli studenti il comportamento dei consumatori. Le domande e gli approfondimenti, che si sviluppano nel corso delle visite, mettono in luce le caratteristiche di Tavernello: qualità, rigore nei controlli, avanguardia tecnologica e convenienza. I testi sono di Armando Testa, prodotti da Little Bull e pianificati da Media Italia. Sarà sempre Armando Testa a firmare la campagna autunnale, che coinvolgerà tv, stampa ma anche web. Tra l’altro dal sito Internet di Caviro il consumatore può risalire, immettendo il codice che trova sulla confezione, alle zone di provenienza dell’uva, ottenendo così una sorta di carta d’identità del vino e le altre informazioni commerciali inserite nel sito. Sono previste anche iniziative finalizzate a fare conoscere l’ecosostenibilità del Tavernello: dai contenitori interamente riciclabili e trasportabili in maniera efficiente agli scarti di lavorazione delle uve riutilizzati per produrre calore ed energia elettrica. Sul versante del prodotto, il nuovo nato, Tavernello frizzante, è disponibile nelle versioni bianco e rosato e (al momento) solo in confezione di vetro, a un prezzo di 2,5 euro. “Il comparto dei vini frizzanti”, dichiara Sergio Dagnino, direttore generale Caviro, “è uno dei più importanti nel segmento vetro ed offre ancora notevoli opportunità per i prodotti che meglio rispondono alle richieste del consumatore”. L’inserimento dei nuovi prodotti nel catalogo consentirà a Caviro di superare il record 2009: 184 milioni di litri, il vino più venduto in Italia, il quarto nel mondo. Il tutto in termini di bilancio è equivalente a 250 milioni di euro di fatturato e a un utile netto di 1,9 milioni. Caviro intende, infine, spingere l’acceleratore sull’export: “stiamo entrando in nuovi mercati. Abbiamo lanciato il Tavernello in brik in Inghilterra e in Giappone, mentre in Germania, a tre anni dal lancio, è già diventato il primo marchio italiano”.