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Italia Oggi

Rivoluzione alla Ricasoli. Arriva il vino bag-in-box ... Bottiglia addio, il futuro è nel bag-in-box anche per i vini di qualità. L’ha sperimentato con successo l’azienda Ricasoli del Castello di Brolio (Si) dove è nato il Chianti Classico con la “ricetta” di Bettino Ricasoli e che oggi guarda avanti. La cantina ha immesso sul mercato scandinavo la confezione da 3 litri. Ed è stato un successo, tanto che in Norvegia il bag-in-box è diventato il modo di intendere il vino. Con risparmio per chi acquista, qualità del prodotto, e ovviamente profitti per l’azienda. “Quando il progetto è partito c’erano molte perplessità da parte dei produttori” spiega Stefano Capurso, direttore commerciale dell’azienda. “Oggi è un grande successo. Siamo i leader nella categoria superpremium con un milione di bag-in-box da 3 litri all’anno”. Positive le vendite anche sul piano dei ricavi. “Dentro la confezione mettiamo Igt toscano di qualità che acquistiamo da vari produttori. Viene venduto sugli scaffali a 25 euro quando una bottiglia del nostro miglior vino arriva a 13 euro. Sono numeri indicativi di come viene percepito il vino in Scandinavia”. La nuova “ricetta” dell’azienda guidata da Francesco Ricasoli sarà presto seguita da altri produttori. “Ci sono grossi nomi che vogliono entrare in Maremma Toscana, il nuovo tender di fascia alta. In Norvegia e Svezia si lavora in regime di monopolio, il vino si vende nei negozi di Stato dopo che è stata fatta una gara per un “tender” per una nuova partita”. Tra le ragioni del successo del bag-in-box, “la qualità eccelsa che si trova nella confezione, la praticità, il vino sempre sotto vuoto, la salvaguardia dell’ambiente, non si usa vetro ma cartone riciclabile”.

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