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Italia Oggi

Nobile decaduto in Europa ... La menzione del vino perde la tutela di Bruxelles... La nuova Ocm salva il vitigno, non il nome. Il Consorzio va dritto in tribunale... L’Europa si è dimenticata del Nobile di Montepulciano. La nuova Ocm, infatti, non riporta la menzione “Nobile” tra le denominazioni nonostante la docg senese fosse già presente nei precedenti regolamenti Ue, quello del 2002 e quello del 2009. Così i produttori di Montepulciano, Consorzio di tutela in testa, per difendere il proprio vino hanno presentato ricorso al tribunale europeo del Lussemburgo contro la parte di regolamento comunitario (il 401/2010) che viene giudicata potenzialmente pericolosa. Il problema è che la Ue ha salvato il vitigno, Montepulciano d’Abruzzo, mentre il vino Nobile è destinato a diventare un vino “popolano”. Senza contare il fatto che la Spagna ha un vino “Noble”, riconosciuto dalla Ue e classificato Dop. “La questione è complessa e delicata”, commenta il presidente del Consorzio del Nobile di Montepulciano, Federico Carletti. “Ci sono almeno tre regolamenti che devono entrare in vigore, uno dei quali nel 2011, che creano confusione e mettono a rischio la nostra denominazione. Abbiamo presentato ricorso perché non vogliamo che la denominazione venga distorta, stravolta”. La questione è anche legata a un problema di confusione con l’altro Montepulciano, quello d’Abruzzo. “Già adesso si ingenera spesso confusione. Se oltretutto non potessimo usare la menzione “nobile” non si saprebbe più davvero chi siamo”. Proprio per problemi legati alla riconoscibilità negli ultimi dieci anni il Consorzio toscano ha speso circa tre milioni di euro solo per procedure di registrazione. “Capisco che la Commissione europea chieda e voglia mettere ordine, semplificare, le 600 denominazione presenti. Ma noi non vogliamo subire danni”, conclude Carletti. A schierarsi al fianco di Montepulciano nella loro battaglia è anche Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc. “Fanno bene a gridare al pericolo, avranno tutto l’appoggio possibile per risolvere la questione e io stesso porterò il problema sul tavolo a Bruxelles. Personalmente credo non si tratti di una omissione voluta, ma di una pura dimenticanza. E come per tutti gli errori penso si possa rimediare”. Appoggio alla causa che arriva anche da Unione italiana vini. “Saremo al fianco dei produttori e del consorzio con assistenza, anche di tipo legale, per il ripristino di un loro diritto”, afferma il presidente Lucio Mastroberardino. “Uiv non ha imbarazzo a difendere gli interessi legittimi e corretti del vino italiano. Imbarazzante è il mare di norme e sottonorme che assorbono risorse al settore”. Il vino Nobile di Montepulciano conta oltre 1.000 addetti fissi e il 70% dell’economia di Montepulciano è legata al vino. La produzione media annua è di circa 10 milioni di bottiglie per un fatturato di circa 60 milioni di euro. L’export vale il 68% diviso tra Germania, 28%, Svizzera 26%, Usa 18% e Europa 17%.

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