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Italia Oggi

Un cinese consiglia i vini (tedeschi) a Berlino ... La storia di Wu, ristoratore con la passione per l’enologia... Vende, promuove e degusta vini, rigorosamente tedeschi, nel suo ristorante di Berlino.
Nulla di strano se non fosse che il ristoratore si chiama Jianhua Wu e che il suo è un ristorante cinese. Wu, emigrato dalla Cina un quarto di secolo fa, rappresenta la Germania che sta lentamente diventando una società multiculturale, dove la speziata cucina di Szechuan si sposa perfettamente con un Riesling tedesco. Dopo la laurea in ingegneria, Wu, oggi cinquantenne, aprì un ristorante, che, assicura, era uguale a migliaia di altri locali cinesi. “Tutto aveva lo stesso sapore. Niente di buono”, dice oggi. Un giorno nel 1995 gli capitò sotto mano un dépliant pubblicitario di vini. Interessato, ne acquistò dieci casse: erano tutti Bordeaux e pensò di venderli nel suo ristorante. Non ne vendette una sola bottiglia, perché i vini costosi non incontravano i gusti (e il portafoglio) dei suoi clienti. Così Wu si portò i vini a casa, si comprò una guida e si avvicinò all’arte della degustazione. Nel 2003 incontrò un uomo d’affari cinese che gli chiese di cercare vini tedeschi da vendere in Cina. Finì così nella Mosella, tradizionale terra di vini, e lì scoppiò l’amore per il Riesling. Tre anni fa Wu e la moglie rilevarono una steakhouse con l’obiettivo di vendere cibo cinese sofisticato e di qualità, oltre a raffinati vini, tedeschi, ça va sans dire. Il primo anno fu molto difficile. “Non eravamo accettati”, spiega Wu. Un giorno uno dei più celebrati chef tedeschi, Christian Lohse, notò passeggiando una preziosa bottiglia di vino su uno dei tavoli del ristorante. Lohse e Wu divennero amici e due anni fa lo chef ha visitato il ristorante del cinese con una troupe televisiva. Il giorno dopo il programma, il locale, che si chiama Hot Spot, si riempì all’inverosimile e da allora è sempre così all’Hot Spot.

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