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Italia Oggi

L’Italia agricola va bene all’estero ... Tira l’export in Francia, Germania e Russia... Continua la crescita dei prodotti agricoli all’estero. I dati Istat sull’export agroalimentare diffusi da Confagricoltura confermano la sua avanzata generale, nei paesi Ue ed extra Ue (quasi +20% nei primi sette mesi del 2010 e circa +35% da luglio 2009 a questo luglio), e in particolare sui mercati asiatici. Ma, se Germania e Francia restano le nostre principali destinazioni, con un aumento rispettivamente del 22 e del 23%, e diminuisce la loro vendita negli Usa, in paesi ancora in forte sviluppo come la Cina, il balzo di luglio, calcolato sui primi sette mesi del 2010 è notevole (+ 150%). Anche se l’incidenza di questo mercato sugli acquisti di prodotti agricoli italiani è ancora bassa (meno dell’l%). La Russia, da anni grande estimatore del made in Italy, fa registrare, secondo il Centro servizi ortofrutticoli di Cesena, un raddoppio a valore, rispetto al periodo 2000-2007, soprattutto per pesche, nettarine, susine, kiwi e pere. “Questo”, conferma Renzo Piraccini, consigliere delegato del Cso, commentando i dati appena usciti a Mosca nell’ambito del progetto Ue Sapori d’Europa, “rappresenta oggi uno dei mercati più importanti per l’ortofrutta italiana, dove siamo cresciuti in media del 50% a volume”. E la presenza in questi giorni di Macfrut International al World Food Moscow potrebbe svilupparne ulteriormente il peso. Prendono quota inoltre il Giappone, con un +53,7% da luglio a luglio, che però poi perde il 30% tra gennaio e giugno, e la Turchia (+ 105,5% a luglio e +38,4% da gennaio).

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