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Italia Oggi

Salone del Gusto a rischio chiusura ... Mancano sponsor. Coperti solo 2,6 mln su 9... pre i battenti a Torino l’ottava edizione del Salone del Gusto ma gli rganizzatori lanciano
l’allarme: se enti locali e sponsor non aumenteranno il loro attuale impegno di 2,6 miliom su 9 milioni di costo dell’evento, difficilmente potrà essercene un’altra. Tutto questo nonostante
Michelle Obama potrebbe arrivare nel 2012, dopo che con il suo orto alla Casa Bianca è diventata un simbolo del mangiare bene.

Il motivo del rischio chiusura? All’interno dei 4 padiglioni del Lingotto trovano spazio solo piccoli produttori di cibi particolari, cui un bancone da esposizione viene offerto a 2.500 euro e a volte anche a meno. “Il prezzo del biglietto è bloccato dal 2004” spiega Roberto Burdese, presidente di Slow Food. “Noi vogliamo premiare qualità e rispetto della tradizione. Non ci interessa il profitto. Portiamo in Piemonte circa 30 mila stranieri durante quest’evento, gli accrediti stampa esteri sono aumentati del 30%. Solo il valore della nostra rassegna stampa è doppio rispetto al contributo che riceviamo dagli enti locali”. Eppure quest’anno comune di Torino e regione Piemonte hanno tagliato il 20% arrivando ad appena 1,2 milioni. “Siamo anche pronti ad ulteriore taglio del 20%”, aggiunge Burdese. “Abbiamo proposto noi la riduzione dei contributi”. Sul fronte sponsor privati, non aiutano le battaglie contro gli ogm e il “land grabbing”, l’appropriazione di terreni agricoli nel terzo mondo da parte di grandi gruppi occidentali. Le uniche a investire circa 200 mila euro ognuna-sono state imprese italiane quasi tutte locali. E così che qualcuno vocifera da tempo di un possibile scippo da parte dell’Expo 2015 di Milano.

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