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Italia Oggi

Ordini cli vino e mozzarelle giù del 30%. L’accusa: governo inerte… … I rifiuti strozzano vignaioli e allevatori in Campania … Un danno di immagine ma anche economico, con il calo degli ordini di almeno il 30% e danni al settore lattierocaseario e vitivinicolo. E lo stato, secondo i produttori, latita. Già, perché le organizzazioni di categoria sul piede di guerra in Campania, dove l’emergenza rifiuti sta facendo sentire il suo peso sugli agricoltori. Dice a Italia Oggi Battista Tamponi, direttore regionale Fedagri Campania: “L’emergenza rifiuti per l’agricoltura in questo momento è rilevante sugli organi di stampa, ma per l’agricoltura è una costante preoccupazione”. E spiega: siamo preoccupati per due motivi: “il primo, a ragion veduta, perché spesso nella regione Campania sono stati scaricati spesso rifiuti di dubbia provenienza, che non si sa bene in che cosa consistessero. L’altra preoccupazione è che nelle nostre cooperative tengono molto alla qualità dei prodotti, per cui i controlli sono molto elevati”. I prodotti danneggiati?: “Sicuramente la mozzarella. Soprattutto all’estero, c’è stata una forte riduzione delle richieste proprio per quest’allarmismo che spesse volte è esagerato, anche se comprensibile. E poi un po’ tutto, come lo stesso vino anche gli allevamenti Questo perché manca un’informazione adeguata sugli effettivi territori a rischio e invece si parla astrattamente di Napoli, Caserta e la Campania come se fosse tutto uguale”. Per un danno che causa: “forti riduzioni di richieste, oltre il 30% in meno”. Francesco Fiore, direttore Confagricoltura Napoli, la mette sul piano del marketing: “Siamo davanti ad un danno d’immagine che si è tradotto in una diminuzione degli ordini, soprattutto per il vino, oltre i prodotti tipici, di qualità, dell’area vesuviana”. A quanto ammonta il danno? “E quantificabile, almeno nell’ultimo mese-mese e mezzo al di sotto del milione di euro”. Per Fiore una via d’uscita c’è: serve una “Campagna promozionale e soprattutto sottolineare che i prodotti sono di qualità, sani e non hanno avuto alcun contraccolpo dai rifiuti per quel che riguarda l’intossicazione. Perché in alcuni momenti si era paventato anche questo, ma le analisi hanno dimostrato il contrario”. Il direttore Confagricoltura Napoli critica anche lo stato, che ha fatto: “solo chiacchiere” e sottolinea “Vedo molto poco interesse in queste cose: già due anni fa c’è stata questa situazione. Dopo due anni si è ricreata e mi chiedo se gli albergatori forse abbiano più potere di noi: s’era detto ad un certo punto di dare un ristoro agli albergatori per il calo delle presenze, ma l’agricoltura non è certo da meno, no?”, conclude.

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