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Italia Oggi

Oggi il Centro studi del distretto trevigiano presenta il suo rapporto annuale. Ricavi u quota 380 mln… … Il Prosecco scommette sul territorio … L’obiettivo è dare valore ai vigneti di Conegliano Valdobbiadene… Ora, il problema non è solo crescere, ma anche far capire sempre più al pubblico e ai consumatori di tutto il mondo il valore di un territorio come quello di Conegliano Valdobbiadene, da cui nasce il Prosecco superiore docg. Una sfida nella sfida. E pur vero che; tra queste colline, alle sfide ci sono abituati, da sempre; e sulle sfide quotidiane i vignaioli trevigiani hanno costruito i loro successi internazionali, che oggi parlano di 60,8 milioni di bottiglie prodotte nel 2009, di cui poco meno di 51,7 di spumante, per un fatturato complessivo di 380 milioni di euro. Un abisso, se rapportato ai numeri di soli 7 anni indietro: nei 2003, secondo il Rapporto del Centro studi del distretto Conegliano Valdobbiadene, che proprio questa mattina viene presentato a Solighetto di Pieve Soligo a operatori, wine makers, enologi e giornalisti, la produzione totale si attestò a 39,46 milioni di bottiglie, con una quota di export pari al 56%, contro l’attuale 89,2%. La sfida però continua e si fa sempre più sottile: passata, con pochi danni, la crisi globale delle vendite, che ha attanagliato il settore nel 2008, archiviato l’epocale ottenimento della docg per il distretto, ora si tratta di consolidare e rilanciare l’immagine, per altro mai sbiadita, del Prosecco superiore sui mercati di riferimento. Cosa si aspettano dunque, gli operatori da questo ultimo rapporto? Non solo numeri, ovviamente, anche se sono importanti per capire a che punto si è del cammino Soprattutto indicazioni su tendenze, mercati. La conferma viene dal presidente del consorzio, Franco Adami, secondo cui, “grazie al Centro studi, la ricchezza della denominazione e del lavoro di squadra viene gestita in modo razionale e con strategie di medio e lungo periodo. Oggi la sfida non è tanto l’incremento delle vendite, ma dare sempre maggiore valore alla viticoltura di Conegliano Valdobbiadene e al territorio, che è il vero elemento differenziale”. Il messaggio sta “passando”, se è vero che l’export di Conegliano Valdobbiadene docg, nel 2009, è aumentato del 5,7%, toccando il 36,6% della produzione. Primo mercato è sempre la Germania con il 33,3% (ma -4,2% su base annua), seguito da Svizzera (19,4%, 0,7%), Gran Bretagna (9,3%, 3,1%, Austria (7,7%, 2%). Fuori dall’Europa, il primo importatore restano gli Stati Uniti (9,8%, 0,2%), seguiti dall’America latina (4%, 0,9%).

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