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Italia Oggi

Ricci Curbastro: troppe le denominazioni… … Così Valore Italia fa il pieno di vini … Dati in tempo reale sulle quantità di vino e sulla produzione di uva, albo aggiornato dei vigneti, riduzione dei costi dei controlli per i produttori. Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Valore Italia, la società per il 51% di Federdoc nata il 1 agosto del 2009 con l’entrata in vigore della nuova Ocm vino che ha chiesto ai Consorzi di dotarsi di enti terzi per la certificazione, parla del lavoro fm qui svolto e guarda al futuro. “Valore Italia ha emesso più di 300mila pareri di conformità che hanno interessato più di 10 milioni di ettolitri di prodotto a denominazione, circa il 20% della produzione italiana pari a 1.330.000.000 bottiglie da 0,75 litri”. A Valore Italia si sono rivolte 160 delle denominazioni italiane, il 70% del vino prodotto nel Paese. “Abbiamo fatto partire la macchina senza bloccare le aziende, abbiamo travasato le singole esperienze e mantenuto posti di lavoro. Abbiamo scelto i controlli a tappeto in vigna, in cantina, abbiamo acquisito dati importanti per ciascuna denominazione. E entro la fine dell’anno li metteremo a disposizione dei Consorzi che li potranno sfruttare per la programmazione, per gli investimenti”. Per Ricci Curbastro, oggi “il vino italiano vive un momento di crescita, specie nell’export. C’è però da dire che abbiamo troppe denominazioni. Dobbiamo pensare di riunirle sotto un unico cappello. Per uno straniero è difficile capire le decine di denominazioni all’interno di una regione. Quindi dobbiamo farne una unica e mantenere le altre come sottozone per non perdere le differenze”.

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