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Italia Oggi

Rosso piemontese Colpo di fulmine ... Il francese Libération ama il vino chinato... In Francia scoppia l’amore per il Barolo Chinato, un raffinato rosso piemontese da meditazione. A tesserne le lodi è il quotidiano Libération, che evidenzia i pregi dell’etichetta Roagna. I vini dell’omonima famiglia subiscono una lenta macerazione, a volte fino a tre mesi, prima di invecchiare a lungo: in alcuni casi si arriva fino a otto anni trascorsi in botte. Luca Roagna lavora in un podere di 15 ettari, di proprietà della famiglia da cinque generazioni. Fra tutti i vini prodotti, quello che ha colpito di più i francesi è il Chinato, i cui aromi sembrano non avere mai termine per chi lo degusta. Un vino che va di pari passo con una vecchia tradizione del territorio del Piemonte. Un prodotto digestivo che è frutto di una miscela di 33 erbe differenti e si appoggia a un ottimo Barolo. La lavorazione prevede che le erbe siano messe in infusione a turno in una grappa, un’acquavite. La chinina, per esempio, vi rimane meno di un mese, altrimenti lascia un gusto troppo amaro. Il resto degli ingredienti, invece, resta un segreto. Si sa soltanto che sono presenti camomilla e genziana. Una volta che tutte le essenze siano passate in infusione, la grappa raggiunge una botte di buon Barolo. L’insieme, che arriverà a 16 gradi di alcool, dovrà maturare prima di essere imbottigliato: soltanto 1.500 bottiglie andranno in vendita. Luca Roagna dice che il Chinato è splendido con dessert al cioccolato Quanto alla chinina, fa bene alla salute. Scherzando, Luca Roagna osserva che, bevendo due bottiglie al giorno di Barolo Chinato, non si prende la febbre.

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