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Italia Oggi

L’uva aromatica? Merito di un gene ... Il gruppo di ricercatori specializzati in genomica applicata del Centro ricerca e innovazione della Fondazione Edmund Mach (Fem-Iasma) di San Michele all’Adige ha scoperto il gene che determina l’aromaticità delle uve e sviluppato un metodo, basato sul Dna, per stabilire se una vite può produrre uve aromatiche oppure neutre. Il gene in questione si chiama Dxs e il gruppo di studiosi ha associato le sue variazioni alle caratteristiche aromatiche di 150 vitigni che producono uve a diversa intensità aromatica presentì nella collezione dell’Istituto nazionale di ricerca agronomica di Montpellier. La ricerca ha evidenziato che il cambiamento di un amminoacido nella proteina codificata dal gene è responsabile dell’accumulo di monoterpeni della bacca d’uva e dunque della comparsa del tipico aroma moscato nelle mante che portano la variazione genetica. “Il test del Dna estratto da un piccolo lembo fogliare della piantina appena germinata”, spiega Stella Grando, responsabile del programma di ricerca in genetica molecolare applicata del Cri del Fem-Iasma, “indica con precisione se l’uva di quella pianta avrà l’aroma moscato o meno. Combinato con altri test molecolari che predicono, per esempio, il colore e la resistenza a certe malattie, quest’approccio permette di scartare la maggior parte delle piante ottenute dagli incroci ai primissimi stadi di sviluppo, concentrando l’attenzione sugli individui che garantiscono le combinazioni dei caratteri desiderati per le varietà del futuro, con una notevole riduzione di costi, spazi e tempi”.

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