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Italia Oggi

Margini ridotti per i produttori ... Vino / I conti dell’Università di Firenze. I maggiori oneri gravano sulle piccole aziende... Il 56% del prezzo finale assorbito dai costi di fabbricazione... Per produrre una bottiglia di vino si spendono in media 4,93 euro. I costi di produzione rappresentano circa il 56% di quello che sarà poi il prezzo al dettaglio. E i maggiori oneri gravano sui piccoli produttori. I conti sono stati fatti da Unicesv, il centro universitario di ricerca e formazione per lo sviluppo delle imprese del settore vitivinicolo italiano dell’Università di Firenze.

Indagine costi. L’indagine ha riguardato i costi di produzione delle aziende vitivinicole toscane che producono una propria etichetta di Chianti Classico Docg, un campione casuale di 40 aziende, per un complessivo di circa 1.100 ettari, il 16% dell’intera realtà. Quello che è venuto fuori, è appunto che il costo medio di una bottiglia di Chianti Classico è di 4,93 euro, 1,71 euro dei costi impliciti e 3,21 dei costi espliciti, con un costo minimo di 3,66 euro ed un massimo di 9,62 euro a bottiglia. “Questi risultati fanno riflettere su come sia onerosa, fino al 56% del costo totale della bottiglia, la scelta dell’imbottigliamento per l’imprenditore vitivinicolo. La scelta è sostenibile solo se si utilizza il canale commerciale in grado di offrire prezzi remunerativi visto che il prezzo medio di vendita di una bottiglia nel 2009 presso la Gdo è stato di 6,46 euro, Iva inclusa”, spiega Leonardo Casini, professore ordinario di Economia agraria presso l’Università di Firenze. “D’altra parte l’opzione di vendita del vino sfuso può presentare problemi ancora maggiori per quanto riguarda i margini di profitto. Infatti il costo medio di produzione del vino Chianti Classico Docg sfuso risulta almeno di 2,79 euro/litro mentre il suo prezzo medio di vendita negli ultimi anni è di circa 1,45 euro al litro”. L’indagine ha tenuto conto dei costi sia in termini di fase di produzione (viticola, cantina, invecchiamento), sia in termini di tipologia di costo (manodopera, materie prime, ammortamento, marketing).

Software. Proprio per l’analisi dei costi e la contabilità analitica delle aziende agricole, l’Università di Firenze, con Enrico Marone, ha messo a punto un nuovo software in grado di elaborare i costi di produzione dell’uva, del vino grezzo, del vino finito e della bottiglia per singola etichetta fornendo un conto economico consuntivo e previsionale, al fine di supportare le decisioni strategiche di business dell’azienda. Il software si gestisce attraverso due file Excel che servono come interfaccia del database Sql utilizzato per lo sviluppo del programma. Il primo file permette di gestire le informazioni delle anagrafiche e delle fasi di lavorazione del vino, mentre il secondo di elaborare i costi di tutte le fasi di lavorazione del vino fornendo un conto economico, consuntivo e previsionale.

Marginalità. Di costi e di marginalità delle aziende del vino si erano occupati anche Davide Gaeta, Paola Corsinovi e Diego Begalli dell’Università di Verona. Da una ricerca per conto dell’Anga Firenze, Accademia dei Georgofili e Accademia Italiana della Vite e del Vino su un campione di aziende toscane condotte da giovani, era emerso che negli ultimi cinque anni i ricavi erano rimasti costi ma con i costi in lievitazione con il risultato che la marginalità lorda aveva perso l’11%.

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