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Mps, cresce la competitività del vino italiano... Banca Mps ha lanciato l’Mps wine index, il primo indice sulla competitività delle denominazioni italiane, calcolato sul prezzo medio ponderato (ogni vino ha un peso diverso in base alle quantità esportate) di quasi cento vini di qualità prodotti in regioni determinate (Vqprd) e da tavola. Stando all’andamento dell’Mps Wine Index, tra il dicembre 2007 e il dicembre 2009, cioè nel pieno della crisi, i prezzi del vino italiano (calcolati in base all’export) sono calati del 24%: in un solo anno, cioè nel 2009 i prezzi si sono contratti del 18% mentre nel 2010 si è assistito a una certa ripresa, stimabile intorno al 4,2, e confermata dai primi dati del 2011. Secondo Lucia Lorenzoni, responsabile delle analisi economiche di Mps, “nei primi due mesi dell’anno, cioè fino a febbraio, i prezzi sono cresciuti del 2,1%”. Percentuale che porta il rialzo dei prezzi dal 2010 a un confortante 6,3%. Un buon viatico per un 2011 che, secondo Lorenzoni, dovrebbe evidenziare una ripresa dei prezzi anche del 9%. A trainare l’export italiano, secondo l’indice Mps, sono state nel 2010 la Germania (con 6,9 milioni di ettolitri), gli Stati Uniti (2,9 milioni) e la Gran Bretagna (2,7 milioni di ettolitri). In valore la graduatoria è sempre guidata dalla Germania, con 851 milioni di euro, dagli Stati Uniti con 827 mln e dal Regno Unito con 462 milioni. Ma a spingere le vendite all’estero si sono aggiunti i Bric, soprattutto la Cina, che preferisce importare le bottiglie italiane invece dello sfuso e che nel solo 2010 ha più che raddoppiato i volumi e più che triplicato il valore dell’import, mentre laRussia ha incrementato l’importazione di vino italiano di almeno il 50%, passando da 663 mila a oltre un milione di ettolitri, aumentando il valore del 57% da 66 a 104 milioni di euro.