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Italia Oggi

Cibus, la Borsa suini trova casa a Parma ... Parma punto di riferimento per la filiera suinicola italiana. Da ieri nella città emiliana hanno preso l’avvio i lavori delle Conunissioni Uniche Nazionali (Cun) quella “tagli di suino” e “grassi e strutto”. Un trasferimento dalla Camera di Commercio di Milano e che le riunisce sotto un’unica struttura, la Borsa merci di Parma che ha sede presso la Fiera di Parma. La novità più importante riguarda il fatto che saranno stabiliti, per la settimana successiva, le previsioni sull’andamento dei prezzi a livello nazionale. “Penso che questo possa avere ricadute positive sul sistema agroalimentare che da adesso si concentra in un unico luogo”, ha spiegato Andrea Zanlari presidente della Camera di Commercio di Parma e di Unioncamere Emilia Romagna durante la presentazione avvenuta nel primo giorno di Cibus tour. “Se, come adesso, ci sono delle strozzature, tutta quanta la filiera ne soffre. Portare qui una negoziazione attenta va a tutto vantaggio della filiera”. Dell’importanza della Borsa merci di Parma ha parlato anche Lisa Ferrarini, presidente di Assica. “Non avremo più i mercuriali della camera di commercio, ma saranno diffusi i prezzi di riferimento a livello nazionale”. Il problema dei prezzi dei suini è fondamentale per la redditività dei produttori. “Chi alleva maiali deve essere gratificato economicamente. La Borsa può rappresentare il punto di incontro per avviare un dialogo con la grande distribuzione”. Cibus tour è stata anche l’occasione, per Confagricoltura, per fare il punto sulla contraffazione agroalimentare. “L’italian sounding scippa sei mln di euro all’ora all’export alimentare”, commenta Confagri. “Una perdita, che a fine anno ammonta a oltre 54 mld di euro; la contraffazione agroalimentare vera e propria, invece vale sei mld di euro”. Il tutto, mentre l’export agroalimentare italiano ha fatto segnare nel 2010 ricavi per 28 mld di euro. A Cibus Tour ha preso parte anche il ministro delle politiche agricole, Saverio Romano. Che ha confermato di continuare “a lavorare sulla tracciabilità e sulla lotta alla contraffazione in modo da recuperare mercati anche all’estero” e ha detto di voler collaborare con la Francia al progetto di legge sulla tutela alimentare.

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