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Italia Oggi

Le eccellenze a tavola ... Incontro con i buyer cinesi... Vino, distillati, liquori, olio d’oliva, formaggi, pasta, sughi, conserve, caffe, prodotti dolciari, pane e sostituti del pane, salumi, miele, confetture, sottoli, sottaceti, tartufi. Un trionfo di sapori, profumi e colori per far apprezzare anche agli esotici palati cinesi ciò che di meglio il Belpaese sa esprimere in cucina. È questo il senso dell’iniziativa Italia a Tavola, l’evento promosso dal Sistema camerale italiano che ha portato nei giorni scorsi 148 aziende nazionali dell’agroalimentare a incontrare 17 buyer provenienti da Shanghai, Pechino Qingdao, Ningxia, Ningbo per presentare le eccellenze delle proprie produzioni. Gli incontri di incoming B2B organizzati da Promofirenze e da Cesp, le aziende speciali delle camera di commercio di Firenze e Matera, hanno così permesso a tante piccole e medie realtà imprenditoriali dello Stivale di tagliare le distanze con il lontano gigante asiatico stringendo legami commerciali senza muoversi dai confini nazionali. Un modo semplice ed efficace per fare affari con un grande paese, ricco di opportunità per la crescita del business tricolore all’estero.

L’economia cinese, oggi seconda solo agli Stati Uniti nella classifica mondiale, costituisce infatti uno straordinario potenziale di sviluppo per il made Italy oltre confine. Anche alla luce dell’evoluzione del potere d’acquisto e degli stili di vita dei consumatori cinesi che sempre di più dimostrano di apprezzare, anche nell’agroalimentare, il gusto occidentale e, più in particolare, ciò che di bello e di buono l’Italia sa produrre. Aiutare le nostre imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, ad aprirsi ai mercati internazionali è un obiettivo che da anni vede impegnato in prima linea il sistema camerale. Solo lo scorso anno, la rete delle camere di commercio ha accompagnato oltre 11 mila aziende per incontri B2B o per accordi di cooperazione, mettendo a punto un ambizioso programma fatto di ben 3mila interventi. L’iniziativa Italia a Tavola, ideata per far conoscere le eccellenze delle produzioni agroalimentari del nostro paese, costituisce dunque una tappa importante di questo percorso. Come il progetto Siaft (Southern Italy Agri Food and Tourism), promosso dalle camere di commercio cli Crotone, Foggia, Matera, Potenza e Reggio Calabria, coordinate da Unioncamere, che si sta tenendo proprio in questi giorni per promuovere i settori dell’agroalimentare e del turismo del Sud Italia all’estero.

Perché è anche nella cultura della tavola che si esprime l’accoglienza e l’ospitalità di casa nostra. E proprio su questi ingredienti agroalimentare, qualità e turismo punta pure il marchio “Ospitalità italiana, Ristoranti italiani nel mondo”, la certificazione doc per riconoscere anche all’estero i “veri” ambasciatori del gusto italiano. Un progetto lanciato da Unioncamere con la collaborazione dei ministeri degli esteri, dello sviluppo economico, delle politiche agricole, dei beni culturali e del turismo che, attraverso le camere di commercio italiane all’estero, ha raccolto in soli sei mesi l’adesione di oltre mille ristoranti italiani in 45 paesi nel mondo.

E presto si conta di portarli a 5 mila, affinché attraverso questo canale selezionato si possa promuovere l’esclusiva produzione made in Italy e le bellezze del suo territorio. Questi progetti concorrono inoltre a promuovere una vera e propria “cultura dell’internazionalizzazione”, fortemente voluta da Unioncamere, perché realizzati in una logica di rete propria del sistema camerale e di collaborazione tra territori e imprese.

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