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Ubriachi in 3ª corsia, guai grossi ... Cassazione... L’autista pizzicato dalla polizia gravemente alterato dall’alcol addormentato in autostrada in corsia di emergenza può tentare di liberarsi da responsabilità solo dimostrando di avere bevuto quando era già fermo. Ma se gli organi di vigilanza non trovano nell’abitacolo bottiglie aperte o altri indizi difficilmente ilgiudice assolverà l’indagato perguida in stato di ebbrezza. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, sez. IV pen., con la sentenza n. 17465 del 5 maggio 2011. Un conducente ha parcheggiato negligentemente il proprio veicolo in corsia di emergenza ed è quindi stato svegliato dalla polizia che gli ha contestato la guida in stato di ebbrezza. Contro la conseguente condanna confermata in appello l’interessato ha proposto ricorso in Cassazione ma senza successo. La polizia al momento del controllo non ha rinvenuto infatti all’interno dell’autovettura alcuna bottiglia o altro contenitore di alcol. Pertanto in questo caso non regge la tesi difensiva avanzata dall’interessato circa la successiva alterazione del soggetto che si sarebbe fermato sobrio in corsia di emergenza e solo successivamente avrebbe iniziato a bere alcol fino a dormire.