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Italia Oggi

Ferrari, ora c’è Lunelli il giovane ... Da Gino a Matteo... Crescere con l’innovazione, ma nel rispetto della tradizione: è questo l’imperativo di Matteo Lunelli, neo presidente di Ferrari, la casa leader spumantistica del Trentino, con 4,6 milioni di bottiglie prodotte, di cui oltre 500 mila esportate in mezzo mondo e un fatturato 2010 di 54 mln di euro, +10% rispetto al 2009. Nipote di Gino Lunelli, che ha lasciato la presidenza dopo oltre mezzo secolo, Matteo Lunelli, 37 anni, sposato, due figli, in azienda dal 2005, spiega così, a “ItaliaOggi”, la sua visione della società. “Oltre 55 anni di tradizione spumantistica e una solida leadership nazionale devono essere conservate e incrementate, sia dal lato della qualità, che è sempre migliorabile, sia dal lato delle vendite. E su questo fronte possiamo fare veramente molto”. Ferrari ha una tradizione consolidata di qualità, dalla vigna alla bottiglia. Ma è sul marketing e sull’export che ora punta Matteo Lunelli. “Il consumatore italiano ha già compreso la qualità dei nostri prodotti; ora lo sforzo è puntato sull’estero dove dobbiamo costruire un’immagine di eccellenza nella fascia alta di prezzo, che si affianchi a quella dei più prestigiosi marchi del made in Italy”. Per fare questo, Ferrari ha già pianificato una serie di operazioni di lungo periodo. Tra queste, la creazione di collaboratori residenti, che si affianchino agli importatori, per dare peso alle operazioni all’estero e intrattengano rapporti con la grande distribuzione. Uno è già operativo in Usa, altri due seguiranno a breve in Russia e in Germania. Inoltre, partirà un’articolata campagna pubblicitaria in Russia; l’anno prossimo toccherà a Usa, Germania e Giappone. Per queste operazioni è previsto un budget iniziale di un milione di euro l’anno, cui si aggiungeranno i contributi degli importatori.

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