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Italia Oggi

Il Brunello seduce il boss del tabacco … Il ceo Philip Morris acquista la Giardinello ... Montalcino sempre più terra di passaggi di mano di aziende e di conquista da parte di capitali stranieri. L’ultimo in ordine di tempo a dirsi interessato a produrre Brunello è Louis Camilleri, ceo di Philip Morris, il colosso americano delle sigarette e uno dei manager più importanti a livello mondiale. La notizia per il momento viene data come rumor dal sito internet di wine & food di Montalcino. Camilleri, che appunto guida Altria Group Inc la holding che controlla il gruppo Philip Morris con i suoi 20 miliardi di dollari di fatturato all’anno, avrebbe acquistato, a titolo personale, la tenuta “Giardinello”, azienda oggi prevalentemente coltivata ad oliveto tanto che Camilleri avrebbe acquistato anche vigneti in altre zone di Montalcino. Per il momento non sono stati resi noti i dettagli economici della compravendita della tenuta che, di proprietà della famiglia Marchesi de’ Frescobaldi, qualche anno fa passò di mano a una famiglia di imprenditori inglesi della birra. Camilleri, 56 anni, nato ad Alessandria d’Egitto da una famiglia maltese, separato, tre figli, avrebbe dunque, deciso di dedicare parte del suo patrimonio personale in quello che viene considerato uno dei simboli del made in Italy nel mondo, il vino. E tra questi la scelta è caduta sul Brunello di Montalcino sulla scia di quanto fatto nel 2000 da Richard Parsons, ex ad della Time Warner con l’acquisto della tenuta “Il Palazzone”, o anche da Sandro Chia, artista, proprietario del Castello Romitorio, dal gruppo farmaceutico Angelini con Val di Suga o dal gruppo Illy che controlla l’azienda Mastrojanni.

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