02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Italia Oggi

Montepulciano patrimonio Unesco … Il territorio segue l’esempio della Valdorcia, sulle orme di Prosecco, Langhe, Roero e Monferrato … La terra del Nobile si candida a diventare tesoro dell’umanità ... Unicità, caratteristiche particolari di Montepulciano come territorio e come paese, cantine rinascimentali in pieno centro. Sono alcuni degli elementi che hanno fatto valutare l’opportunità di avviare per la città e la terra dove si produce il vino Nobile, la pratica per il riconoscimento come Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco. La pratica per la candidatura è il primo frutto concreto del “Sistema Montepulciano” di cui esiste persino un assessorato comunale. Proprio questo “sistema” sarà, infatti, alla base della richiesta formale che il comune, d’intento con il Consorzio del Vino Nobile e con altre le realtà del sistema stesso, avanzerà proprio all’Unesco al fine di rendere ufficialmente patrimonio quello che già in realtà sta funzionando per le migliaia di turisti che ogni anno scelgono il borgo senese. Il percorso sarà lungo. La forma e i tempi della richiesta sono al momento al vaglio di ima apposita commissione e per il momento a Montepulciano preferiscono non commentare la notizia, forse per scaramanzia in attesa che sia stata ufficialmente avviata la procedura di riconoscimento. Dunque l’idea è quella di seguire quanto fatto dai “cugini” della Valdorcia e avviare un percorso già intrapreso da altri territori del vino come Prosecco e Langhe, Roero e Monferrato, e che vorrebbe essere seguito anche dal comune di Greve in Chianti. A Montepulciano l’alleanza, inedita tra un sindaco e un consorzio di tutela, per promuovere il territorio ha prodotto una sinergia che si candida a modello di riferimento a livello nazionale. In questa ottica l’ente di tutela del Nobile punta a diventare “agenzia di promozione territoriale” del distretto. “Non si può scindere la promozione del vino da quella del territorio in cui viene prodotto”, spiega Federico Carletti presidente del Consorzio. “Poiché, con la nuova Ocm vino, non spetta più a noi occuparsi dei controlli, dobbiamo investire tutte le nostre risorse ed energie sulla valorizzazione della denominazione”. A Montepulciano il Nobile muove il 70% dell’economia complessiva con circa 1.200 addetti, 60 milioni di euro all’anno di valore della produzione, pari a oltre 8 milioni di bottiglie per il Nobile e 2,7 milioni per il Rosso, il 59% destinato all’export. L’altra faccia del connubio vino-turismo sono i turisti, 250mila all’anno, molti dei quali effettuano degustazioni e acquistano vino direttamente venduto in azienda, l’11% del totale. Un legame tra il Nobile e la città sottolineato anche da Andrea Rossi, sindaco di Montepulciano. “Ritengo che vino e territorio siano player che debbano agire insieme, in un gioco di squadra ben orchestrato e rivolto ad un obiettivo comune, farci conoscere sempre più in Italia e nel mondo”. Per fare sistema il sindaco partecipa in forma continuativa alle sedute del consiglio del Consorzio del Nobile e il presidente del Consorzio ha un ruolo fondamentale in tutte le fasi programmatiche delle diverse attività del comune.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su