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Italia Oggi

Ruffino generation ... Il brand punta sui giovani americani ... Le strategie del nuovo ad dopo l’acquisto di Constellation ... Il tempo corre veloce nei Tenimenti Ruffino, uno dei
marchi più prestigiosi del Chianti. Dopo la totale acquisizione da parte dell’americana Constellation Brands, ai primi di ottobre, che ha comperato il rimanente 50,1% dalla famiglia Folonari per 50 mln di euro, più i debiti aziendali e altre voci per un totale vicino ai 100 mln, ora il gruppo americano, quotato alla borsa di New York, accelera nelle nuove strategie di marketing, pur nel solco della tradizione. Lo spiega in anteprima a Italia- Oggi il neoamministratore delegato dell’azienda di Pontassieve, Sandro Sartor, una lunga esperienza in Diageo, dove per sei anni è stato a.d. e d.g. Italia. “Puntiamo innanzitutto sulla forza del marchio Ruffino”, esordisce Sartor, “che non solo
è il vino italiano di punta di Constellation brands e uno dei 19 strategici nel suo portafoglio, ma è anche uno dei più apprezzati negli Stati Uniti. Ma vogliamo andare oltre e raggiungere nuovi target americani, oltre a quello tradizionale della middle age di fascia medio-alta. Puntiamo sui giovani: come, è presto per dirlo, ma è la sfida che mi sono dato, perché vedo le grandi potenzialità di molti prodotti Ruffino. Certo, non la Riserva ducale, il top di gamma aziendale, che ha un suo preciso mercato, ma prodotti più facili per palati meno avvezzi ai bouquet complessi”. Quanto al resto del mondo, la distribuzione globale di Constellation permetterà di penetrare nuovi mercati e di radicarsi in altri, mentre in Italia non si prevedono grandi incrementi, data la stagnazione dei consumi. La parola d’ordine, comunque, resta ottimizzazione: commerciale e di marketing, in primis, ma anche in vigna. Non saranno acquistati nuovi terreni oltre ai 600 ettari di proprietà, ma si rivedrà la distribuzione di vitigni, così come il portafoglio prodotti. Intanto, Tenimenti Ruffino si appresta a chiudere il 2011 con un fatturato di 58,5 mm (+5 mm sul 2010), un ebitda di 15,7 (+1,2 mm), 15,5 mm di bottiglie vendute per l’87% all’estero e una crescita globale dell’8%.

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