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Italia Oggi

Qualità a prezzo minimo garantito ... Per i prodotti a denominazione si potrà programmare l’offerta ... Lettera del consiglio europeo all’Europarlamento. Si parte dalle produzioni dop e igp del caseario ... La programmazione dell’offerta è un dato di fatto.
I consorzi dop e igp del lattiero-caseario potranno affrontare le crisi e i crolli di prezzo, decidendo di volta in volta la quantità di prodotto da immettere sul mercato. Così da mantenere una remunerazione adeguata e, contemporaneamente, negoziare con la distribuzione contratti di fornitura sicuri, a prezzi stabili. Il consiglio europeo ha deciso di sposare in toto le richieste avanzate in tal senso dal parlamento Ue sul pacchetto latte, dopo il compromesso raggiunto 6 dicembre scorso in seno al trilogo (commissione-consiglio-parlamento).
La decisione è stata comunicata al presidente della commissione agricoltura del Europarlamento, Paolo De Castro, attraverso una lettera ufficiale inviatagli da Andrzej Babuchowski, presidente del comitato speciale agricoltura del consiglio Ue. La missiva, di cui ItaliaOggi è in possesso, conferma chiaramente l’intesa per la protezione del valore delle produzioni a indicazione geografica. Ovviamente, si tratta di un primo passo, meglio di un “precedente”. Perché dopo questa intesa, il principio dell’offerta programmata delle produzioni a denominazione potrà essere esteso, col pacchetto qualità, anche ad alti prodotti dop e igp, che necessitano di un simile strumento cli tutela. In sostanza, dopo Parmigiano Reggiano e Grana Padano, anche prosciutto cli Parma e San Daniele potranno beneficiare dello stesso principio. Non solo:
l’intesa sul regolamento del pacchetto latte prevede altri tre punti. Primo: apre alle organizzazioni di produttori e al riconoscimento dell’interprofessione, compresi i rappresentanti della distribuzione organizzata. Secondo: definisce contratti tipo tra agricoltori e trasformatori comprensivi di tutti gli elementi necessari a garantire certezze al settore, con la possibilità, per i singoli stati, cli definire una durata minima semestrale, previo accordo con la filiera. Terzo: i prezzi dovranno essere statici, ma calcolati considerando indicatori dei cambiamenti delle condizioni di mercato. Il via libera definitivo è atteso per febbraio 2012.
Sempre in fatto di qualità, vai la pena ricordare che la commissione Ue, il 13 dicembre scorso, ha detto sì a finanziamenti per 10,8 mm di euro, a sostegno di quattro programmi di promozione per prodotti made in Italy (igp, dop e biologici), sui mercati di Nord America, Giappone, Svizzera e Estremo Oriente. Dei fondi, parte dei quali in cofinanziamento nazionale (5,4 mm), beneficeranno Unaprol, Federbio, Florconsorzi e la partnership italofrancese Assomela-Interfel.
PSSCA. Il consiglio europeo ha confermato che nel 2012 “saranno 12 le barche battenti bandiera italiana autorizzate alla pesca di tonno rosso nel Mediterraneo”:
parola del ministro alle politiche agricole, Mario Catania, che ha partecipato ai lavori. L’intesa è nella bozza cli compromesso tra presidenza dell’Unione e commissione Ue. Invariata la quota assegnata alla flotta italiana.

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