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Italia Oggi

Marchio collettivo per il Gallo Nero ... Il marchio del Gallo Nero diventa marchio collettivo, un marchio di area. Il Consorzio Vino Chianti primo Consorzio del vino italiano ad applicare operativamente le nuove funzioni di tutela, vigilanza e promozione “erga omnes”, diventa anche custode e gestore della denominazione e del marchio Chianti Classico. Che, a loro diventano un patrimonio collettivo, al quale tutti (aziende vitivinicole consorziate o meno) dovranno dare il loro contributo. Insomma chiunque produca all’interno della denominazione dovrà pagare la quota ai Consorzio. Per il direttore Giuseppe Liberatore si tratta di una svolta di portata storica, “è un passo fondamentale per l’azione di tutela consortile che finalmente trova una realizzazione all’insegna dell’equità e della correttezza. E una rivoluzione storica, democratica ed etica. La denominazione e il suo marchio diventano, di fatto, un patrimonio collettivo, e il Consorzio lo mette a disposizione di tutti”. Il Consorzio del Gallo Nero rappresenta oggi il 90% della produzione dell’intera denominazione e spende ogni anno circa 2 milioni di euro in comunicazione e 200 mila euro per la tutela del marchio. Consorzio è diventato custode e gestore della denominazione Chianti Classico e per questo a contribuire alle richiesta di tutela vigilanza e promozione della denominazione tutte le aziende (“erga omnes”) che la utilizzano, siano esse socie o no. “La ripartizione dei costi avverrà in modo trasparente e democratico distribuendo l’onere con pagamenti proporzionali alla produzione di uve, di vino e di bottiglie, secondo quanto previsto nei decreto legislativo”.

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