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Italia Oggi

Il tramonto del bottiglione ... Vendite in flessione. Premia la bottiglia da 75 cl ... Ormai è la grande distribuzione il Canale principale di vendita di vino. Lo è da anni, ma anche in questo canale è in corso un cambio di tendenze. Lo si vede nell’analisi che ogni anno viene condotta da SymphonyIri group e che sarà presentata in forma completa nel corso dell’ormai imminente Vinitaly, a Verona. Dai dati preliminari dell’edizione 2012 emerge infatti un’indicazione nuova: l’anno scorso sugli scaffali della gd-do (dagli ipermercati ai minimarket) è cresciuto in modo deciso (+11,1%) l’acquisto cli bottiglie da 0,75 cl. di fascia medio-alta, cioè con un prezzo superiore ai 5 euro. Il dato è ancor più eclatante se confrontato con il generale calo degli acquisti di vino nella grande distribuzione (-0,9%). Insieme alla fascia premium, cresce, ma con una dinamica assai meno brillante, quella bassa (sotto i 3 euro) con un +0,6% a volume. Stabile invece la fascia compresa tra 3 e 5 euro. Un altro dato interessante emerge dall’indagine: è in decisa crescita l’acquisto di bottiglie da 75 cl, mentre è in calo quello dei bottiglioni e sono stabili le vendite di vino in brik, nonostante i sostenuti investimenti in advertising da parte dei produttori. Secondo Virginio Romano, client service director di SymphonyIri group, “le vendite di vino nella gdo nel 2011 sono in linea con l’andamento dei consumi nel paese, con volumi in leggera contrazione e valori in crescita”.
Certo, precisa ancora Romano a ItaliaOggi, l’aumento dei vini oltre i 5 euro va letto con attenzione: “Almeno un 6% di quel +11,1%”, afferma, “è dovuto all’aumento dei prezzi da parte di produttori e gdo; ma anche se consideriamo quel 5% che viene-solo da scelte del consumatore, ne deriva che stanno cambiando le abitudini degli italiani, che preferiscono bere meno, ma meglio. La riprova, d’altronde, si ha analizzando i numeri della fascia bassa di prezzo, in calo da alcuni anni, nonostante la crisi; segno che va riducendosi il numero di consumatori legati - al consumo quotidiano, anche - se di modesta qualità, di vino”. Come di consueto, l’indagine fa il punto sui gusti degli italiani; poche le novità: è confermata la scelta dei vini regionali, con Lambrusco e Sangiovese in prima fila. Ma ci sono anche alcuni vini emergenti, come il Pignoletto in Emilia (+2,6%) o il Pecorino di Marche e Abruzzo (+26,5%). Singolare anche - il forte aumento (+ 14,8%) di vendite del Brunello di Montalcino, segno che i prodotti d’alta gamma crescono anche grazie alla gdo.

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