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Italia Oggi

Bollicine happy hour ... Mionetto mixa il Prosecco agli aromi ... Le bollicine guardano a Est
e puntano sull’innovazione di prodotto per attrarre un pubblico giovane. È il caso di Mionetto, storica azienda della Valdobbiadene sinonimo di Prosecco negli Usa sin dagli anni Novanta. La cantina Veneta punta infatti sui mercati dell’Est Europa per crescere mentre allarga la produzione lanciando nuovi aperitivi giovani e freschi a base di bollicine sia sugli scaffali della grande distribuzione sia sui tavoli dei ristoranti. Dopo aver lanciato la linea di aperitivo Il Spr!ts, a base di prosecco, ha creato Il Ugo, un mix di bollicine e fiori di sambuco, e non esclude l’arrivo di nuove bevande a bassa gradazione alcolica in vista della calda estate; andando così alla ricerca di una clientela giovane e meno esigente rispetto agli habitué del segmento premium. “Sta cambiando la modalità di consumo delle bollicine nella direzione di un approccio più easy, meno impegnativo e più giovane. Per questo, pur mantenendo il nostro core business fatto dal Prosecco Cuvée, assecondiamo questa nuova tendenza presidiando aree di mercato in cui eravamo assenti”, spiega Pietro Stangherlin, generai manager di Mionetto spa e vice president di Mionetto Usa entrato in Mionetto nei 1999 per occuparsi, inizialmente dei reparto commerciale e marketing. “Lo facciamo sviluppando prodotti mixati pronti all’uso che hanno come base le nostre bollicine e aromi naturali”. La distribuzione degli aperitivi Mionetto, come detto, include i canali gdo e (Ho.re.ca) Hotellerie, restaurant, café sia in Italia che all’estero dove è in corso un maggior sforzo distributivo. La cantina trevigiana esporta già in oltre 50 paesi, Germania e Stati Uniti in testa, mercati che pesano per il 25% del fatturato che nel 2011 ha superato i 50 milioni registrando un +7% sul 2010. Negli Usa in particolare si trova la sede newyorchese, nel quartiere di Brooklyn; Mionetto è stata infatti tra le prime aziende a credere nel mercato americano stabilendosi negli Usa. “Ora, pur continuando a presidiare i mercati principali come gli Stati Uniti e la Germania, ma anche la Svizzera, l’Austria e in generale tutto il Nord Europa stiamo guardando a Est: Romania, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia”, aggiunge Stangherlin. “Mercati non ancora maturi dove c’è una conoscenza delle bollicine attraverso prodotti locali e nello stesso tempo una grande voglia di italianità”.
Nel 2011 Mionetto ha venduto 17 milioni di bottiglie “con una crescita che ha interessato in particolar modo l’estero e ha confermato un incremento anche nella moderna distribuzione italiana. Il fatturato del 2011, composto dal 60% per il mercato domestico e 40% dai mercato estero, cresce del 7% rispetto ai 2010”. I buoni risultati ottenuti nel 2011 sono dovuti soprattutto agli investimenti che sfiorano i due milioni di euro sugli impianti produttivi stanziati lo scorso anno. Risultati arrivati non soltanto in termini di numeri, ma anche di riconoscimenti come il premio “Importer of the Year 2011”, assegnato dalla rivista Wine Enthusiast per la forza crescente nel segmento dei vini italiani esportati negli Stati Uniti. A cui si aggiunge, per il terzo anno consecutivo, l’Hot Brand Award, assegnato dalla rivista economica Impact - Market Watch.

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