02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Italia Oggi

Etichettatura d’origine, partiti in pressing su Catania ... Commissione agricoltura del Senato compatta sull’obbligo di etichettatura d’origine tout court dei prodotti alimentari. E sulla necessaria quanto tempestiva emanazione dei decreti attuativi, che in base alla legge pubblicata in Gazzetta il 19 gennaio 2011 dovevano essere emanati di concerto tra Mipaaf e Mise. Dopo l’accusa del presidente Coldiretti, Sergio Marini, al governo di essere ostaggio delle lobby (ltaliaOggi del 26/9/2012), anche i senatori, senza distinzione politica, si sono espressi in modo univoco. Di - “situazione surreale” parla a ItaliaOggi Gianpaolo Vallardi (Lega Nord). “C’è una legge dello stato e nessuno dei precedenti ministri ha fatto nulla per dare attuazione ai decreti. Catania ora si è trincerato dietro all’Unione europea. Ma non è così. C’è un’assoluta malafede e non volontà di applicare una legge. In Senato abbiamo presentato il dl 3337; un articolo unico che impone al governo un termine massimo di due mesi per l’emanazione dei decreti attuativi. Non si capisce quali siano le difficoltà a disciplinare l’origine in etichetta. O meglio si capisce. Ci sono multinazionali dell’industria alimentare e della conservazione che si oppongono perché a loro non conviene che ci sia l’origine degli alimenti sulle etichette”. Conferma resistenze sul tema anche Colomba Mongiello (Pd). Che propone per l’etichettatura di cominciare dalla pasta o dal pomodoro. “Le resistenze al cambiamento sono note. Io stessa sto sperimentando nella legge sulla trasparenza dell’olio d’oliva quanto le lobby possano incidere. Se è così difficile procedere con un provvedimento generalista si può partire con una o alcune filiere: la pasta o il pomodoro, ad esempio. C’è una legge dello stato che va rispettata. Siamo molto arrabbiati perché così si disattende la volontà del Parlamento”. Dure le parole del presidente della Commissione Paolo Scarpa Bonazza. “E intollerabile che dopo 18 mesi ancora non sia scritto neanche un decreto su una legge votata ben 4 volte all’unanimità dal Parlamento e su cui anche l’ufficio legislativo del Quirinale si è espresso positivamente. E compito del ministro Catania trovare un accordo con il ministero dello sviluppo economico per promuovere la realizzazione del decreto. Non so se è colpa del Mise, tuttavia trovo vergognoso e di pessimo gusto da parte sua aver scaricato la responsabilità, sul ministro Passera”. Il riferimento di Scarpa è alla dichiarazione rilasciata dal ministro durante il question time in materia di etichettatura di prodotti alimentari, svoltosi alla commissione agricoltura del Senato.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su