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Italia Oggi

Milano nuovo laboratorio del gusto ... L’Italia delle “cose buone” tra spezie, salumi rari e vera pizza ... Paolo Massobrio racconta Golosaria e i protagonisti della fiera meneghina dedicata al cibo ... Restituire a Milano il suo ruolo di laboratorio, anche del gusto, e aiutare i produttori tricolore a distinguersi in tempi di crisi mettendo in vetrina le proprie eccellenze. Golosaria, la tre giorni ideate dal critico gastronomico Paolo Massobrio (dal 17 al 19 novembre a Palazzo del Ghiaccio e ai Frigoriferi Milanesi), tra i principali eventi del gusto nostrani, scalda i motori per la settima edizione con queste premesse. E a metà novembre su di una superficie di 4 mila metri quadrati metterà in scena l’Italia delle cose buone, delle masserie, delle campagne e dei vigneti con 100 artigiani della tavola (selezionati dalla guida Il Golosario di Massobrio) e, a partire da quest’anno, anche con 100 artigiani del vino, i top hundred, delle diverse regioni italiane.
Un modo per fare marketing a partire dal territorio disegnando un ponte tra produttori, fornitori, imprenditori, agricoltori e consumatori alla ricerca di pubblicità, business, opportunità di svago e cose buone da mangiare che si stima porterà un’affluenza di 12 mila persone a detta degli organizzatori. Tra le novità di quest’anno c’è sicuramente l’offerta vitivinicola che andrà a raddoppiare il numero degli espositori rispetto all’edizione passata. “Raddoppiamo perché nei momenti di crisi occorre imparare a distinguersi e quindi vogliamo accompagnare. i bravissimi produttori che recensiamo sul Golosario a fare questo sforzo nel nome dell’irrinunciabile qualità che è il tema di questa edizione”, afferma Paolo Massobrio. “Ma anche perché, essendo Golosaria l’occasione di guardare in faccia i protagonisti che raccontiamo sui nostri libri, quest’anno abbiamo un volume in più (L’A svolto del vino, 700pp), scritto a quattro mani con Marco Gatti e dedicato alle mille cantine che abbiamo premiato, cento alla volta, in questi dieci anni”. Tra le chicche attese nei 4 mila metri quadrati di gusto, “il caviale che si produce nel Parco del Ticino, il Castelmagno di montagna erborinato, come non si trovava da vent’anni”, racconta il critico. “E poi il riso sottovuoto invecchiato, i grandi cioccolatieri con le loro specialità, i salumi rari delle montagne camune e valtellinesi”, continua Massobrio. “Dalla Sicilia arriveranno anche le Saline di Mothia, mentre dal Piemonte giungerà l’erede degli antichi acciugai della Val Maira e il Mercante di spezie”. E sotto i riflettori anche gli imprenditori che rilanciano, proprio in momenti di crisi, nel nome della qualità. “Come ad esempio la Paglieri (azienda italiana attiva nel mercato del benessere, ndr) che mostrerà la sua creatività con le fragranze legate ai frutti”, prosegue. “oppure Coccodì (società italiana specializzata nella produzione di uova provenienti da allevamenti a terra, all’aperto e biologici, ndr) che festeggerà i suoi primi 50 anni raccontando come e perché è nata quest’azienda milanese”. E poi degustazioni, mini-corsi, showcooking per intrattenere ed educare il pubblico curioso “sui temi della pizza di qualità, del cibo biologico ma anche della cosiddetta cucina degli avanzi oltre a sessioni divertenti dedicate alla spesa con un tweet e alla cucina di Nonna Papera”. Infine due chicche di “street food”, il cibo che si consuma in strada. “A Golosaria arriverà Gianfranco Lo Cascio, che è motore di Bbq4al (un movimento dedicato al barbecue, ndr) e insegnerà l’arte del grigliare, e Molino Quaglia di Vighizzolo d’Este con decine di pizzaioli che scriveranno il manifesto della pizza italiana”. Golosaria è un tentativo di fare di Milano un laboratorio di gusti e tendenze come lo è stato in passato. “Qui sono nate l’associazione italiana sommelier e l’Aibes (barman e sostenitori) e qui sono stati codificati i locali di tendenza”, ricorda Massobrio. “Il laboratorio che vogliamo affrontare quest’anno riguarda un tema importante di Expo 2015, gli stili di vita. Ecco perché interverranno anche la Provincia di Milano a raccontarci cosa sta nascendo nei distretti e nei parchi, mentre la Camera di commercio lunedì parlerà del legame tra agricoltura e ristorazione”.


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